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Fireball: intervista a Max Bartoli in LA. - Fireball:From Los Angeles the interview with Max Bartoli


The Rise of Heroes Forged in Fire and Sweat. 

Da Los Angeles l’intervista a Max Bartoli
Pubblicato in Uncategorized in 10 Giugno 2020 da desyserventi

“Il Fireball Extreme Challenge è lo sport di squadra con palla più veloce del mondo”
Intervista di Desirè Sara Serventi



Luci dei riflettori puntati su “The Rise of Heroes Forged in Fire and Sweat” un nuovo programma televisivo riguardante il campionato internazionale Fireball Extreme Challenge prodotta da Max Bartoli, noto regista, sceneggiatore e produttore che a Los Angeles è rinomato per l’attenzione e la competenza che mette nei lavori da lui svolti. Il suo nome infatti è da sempre sinonimo di professionalità, la stessa che ha messo per produrre questo nuovo programma su uno sport nuovo, creato da Bartoli insieme a Roberto Ciccoli, che sta riscuotendo un grandissimo successo non solo in America. Sledet.com ha raggiunto Max Bartoli, che ha parlato della sua trasmissione.

Lei recentemente a Los Angeles, ha prodotto un nuovo programma televisivo riguardante il campionato internazionale Fireball Extreme Challenge. Vuol parlaci dettagliatamente della trasmissione?
La trasmissione, “The Rise of Heroes Forged in Fire and Sweat” (La Nascita di Eroi Forgiati nel Fuoco e Sudore) nasce dall’accordo siglato con la piattaforma video di Eleven Sports (in Italia conosciuta per trasmettere le partite della Serie B e C). Eleven Sports ha creduto per prima nel nostro sport e questo ne è il risultato. Il programma segue le due grandi sfide che hanno caratterizzato l’ultimo torneo internazionale di FXC – Fireball Extreme Challenge™, tenuto in Messico lo scorso Novembre. Sto parlando della rivalità tra USA e Mexico e quella tra le prime due squadre in testa alla classifica messicana, i Capitani di Bocca del Rio ed i Capitani di Xalapa. Gli Americani avevano inviato un super team, composto da atleti di grande livello. Si sono allenati in strutture all’avanguardia, senza farsi mancare niente. I Messicani lo hanno fatto su campi di basket pubblici, sotto il sole cocente, alcuni di loro con scarpe con i buchi. Era un po’ come vedere Rocky contro Ivan Balboa in Rocky IV! I risultati sono stati altrettanto avvincenti. Invito i vostri lettori a vederlo.

Come è nata l’idea del programma?
Produrre un programma su uno sport nuovo, non è mai cosa facile. Fortunatamente la copertura che abbiamo ricevuto da Sports Universe e aver ripreso allenamenti e partite per mesi ci ha aiutato. Inoltre i nostri atleti compiono sacrifici incredibili per allenarsi. Hanno quasi tutti almeno due lavori ed una famiglia da mantenere e ciò nonostante hanno trovato il tempo per allenarsi 3 o 4 volte la settimana. Volevamo raccontare anche questo aspetto nel programma. Il fatto che finora sia stato visto già da oltre 45 mila persone su YouTube e Vimeo conferma che il pubblico sembri apprezzare gli sforzi fatti ed il risultato.

Quanti sono i partecipanti?
Al torneo hanno partecipato 154 atleti in 2 categorie: quella internazionale e quella per club. Sono state tutte partite molto combattute e mano mano che le squadre avanzavano nel tabellone, lo spettacolo cresceva.



Su quali basi ha scelto i concorrenti?
I concorrenti non li abbiamo scelti noi. Le nostre gare sono aperte a tutti. Basta che le squadre che si iscrivono abbiamo almeno 7 atleti di cui minimo 2 dell’altro sesso sempre in campo e che rispettino le regole del FXC – Fireball Extreme Challenge. Le regole sono pubbliche e disponibili online fireballsportfederation.com

A suo avviso, che cosa rappresentano le discipline sportive?
Le discipline sportive rappresentano uno straordinario strumento educativo. Ci insegnano a vincere i nostri limiti, a migliorare e a crescere. Ogni volta che siamo in campo o che ci mettiamo alla prova, lo sport ci ricorda che c’è sempre margine di miglioramento… anche quando si diventa “leggende” o icone come Ronaldo o Michael Jordan. Perché c’è sempre qualcun altro più forte, o più in giornata di noi. Per quello che ci riguarda il Fireball Extreme Challenge, come dice lo stesso nome, è una sfida continua. La sfida fisica è sempre dura. Nel Fireball Extreme Challenge, camminare o riposarsi in campo è proibito, quindi quando si gioca bisogna sempre stare in movimento. A questo aggiungi che non abbiamo una direzione di gioco specifica, il che significa costanti cambi di direzione, passando la palla ogni 2 secondi, cercando di marcare o evitare la marca e rendendosi conto di come siano disposti in campo i nostri compagni di squadra. Giocare a livello amatoriale è divertente per tutti. A livello competitivo diventa un’atra storia.

Il Fireball Extreme Challenge è uno sport di squadra?
A mio parere è lo sport di squadra per eccellenza perché qui essere un “campione” o un talento conta poco. In questo sport si fanno punti passando la palla. 1 passaggio = 1 punto. Quindi la vittoria non è mai di uno solo. Il mantra del Fireball Extreme Challenge è: “Ci alleniamo insieme, sudiamo insieme, vinciamo e impariamo insieme!” Puntare il dito contro un’altra persona accusandola di aver commesso un errore è proibito. Quando uno sbaglia, pagano tutti. Per avere successo la squadra deve imparare a muoversi all’unisono. E quando questo avviene, la spettacolarità si eleva. La squadra nazionale messicana rappresenta il migliore esempio di tutto questo. Se i lettori ne vogliono vedere una dimostrazione, suggerisco di vedere la partita Mexico vs USA. Nel programma inizia ad 1 ora e 1 minuto.



Lei è l’ideatore di questo sport?
Lo sport lo abbiamo creato il mio migliore amico, Roberto Ciccoli, ed io nel lontano 1994. Come Karatekas di lunga data volevamo un esercizio che ci aiutasse in palestra a sviluppare esplosività e resistenza per migliorare nei combattimenti. Influenzati inconsciamente dalla incredible performance alle Olimpiadi del 1992 del NBA Dream Team, abbiamo tirato fuori un’idea che poi, negli anni, è diventata il Fireball Extreme Challenge e che non ha niente a che vedere con le arti marziali. Non abbiamo nemmeno il contatto fisico! Dopo averlo giocato in palestra e con amici per venti anni, nel 2014 lo abbiamo registrato come marca, abbiamo iniziato a testarlo in Italia, USA e Messico. Lo abbiamo lanciato ufficialmente nel Gennaio 2018 e nel giro di 12 mesi siamo arrivati ad avere oltre 3 mila atleti in 4 Paesi.

A che cosa è finalizzata questa attività?
Il Fireball Extreme Challenge consente a chi lo pratica di sviluppare una condizione fisica eccezionale, apprendere il valore del lavoro di squadra e della funzione della leadership (nel FXC tutti giocano come capitano almeno una volta in partita), a valorizzare la presenza e il ruolo di ciascuno nella squadra, ed infine ma non meno importante, a divertirsi senza perdere di vista i valori su cui lo sport si basa.

Per che cosa si caratterizza “Fireball”?
Il Fireball Extreme Challenge è lo sport di squadra con palla più veloce del mondo. La palla che va passata ogni due secondi e l’impossibilità di fermarsi o di camminare quando si è in campo si traducono in un’elevata spettacolarità. L’altro aspetto fondamentale che rende questa disciplina unica rispetto a tutte le altre è il fatto che qui, uomini e donne esprimono lo stesso livello di prestazione. Essere esplosivi qui non è sufficiente. Bisogna anche avere una grande resistenza, una visione periferica allargata, la capacità di interagire con i tutti i propri compagni di squadra e di prendere decisioni nel giro di frazioni di secondo. Esplosività a parte, le donne eccellono in tutte le altre aree e questo consente di avere il 100% di pari opportunità in campo, durante una partita di FXC.



Non è uno sport di contatto. E’ corretto?
Per regolamento, FXC non è uno sport di contatto. Tutti i falli volontari vengono puniti con la espulsione immediata dalla partita e 30 punti in meno per la squadra cui appartiene il giocatore espulso. I falli involontari, normalmente dovuti alla impossibilità di controllare un movimento a causa della alta velocità delle azioni, sono sanzionati con un sistema progressivo e cumulativo in 5 livelli.

Quali i vantaggi di questa disciplina sportiva?
Si impara in 5 minuti, non richiede particolari strutture o uniformi speciali (serve solo una palla di FXC), è un’eccellente attività ricreativa per stare sempre in movimento, può essere praticata ed è praticata da intere famiglie, non è una disciplina di contatto, e nelle scuole che lo hanno già adottato come disciplina di educazione fisica si è rivelato un eccellente strumento educativo.

Vuol dire qualcosa riguardo l’attuale emergenza sanitaria?
La pandemia causata dal COVID19 ha cambiato le vite di tutti. La mia unica raccomandazione è di non abbassare la guardia. La stanchezza e lo stress si fanno sentire, ma come nello sport, il fatto di essere stanchi non significa gettare la spugna o iniziare a sottovalutare l’avversario. Questa crisi non avrà una soluzione facile o veloce, quindi dobbiamo essere in grado di adattarci ad un nuovo stile di vita. Perdere in questo caso non è una opzione quindi dobbiamo restare concentrati per il bene delle nostre famiglie e degli altri.

Attualmente in cosa è impegnato?
La Federazione Internazionale di FXC – Fireball Extreme Challenge sta lavorando alla “ripartenza”. Abbiamo diversi progetti ed iniziative in cantiere, in collaborazione con i nostri partner istituzionali, l’AICS – Associazione Italiana Cultura e Sport, l’INDET (l’Istituto Nazionale dello Sport dei Lavoratori in Messico) e l’organizzazione Internazionale dello CSIT. Vi terremo informati.

Sledet.com ringrazia per l’intervista Max Bartoli, e ad maiora!


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The Rise of Heroes Forged in Fire and Sweat.

From Los Angeles the interview with Max Bartoli

Published in Uncategorized on 10 June 2020 by desyserventi

"The Fireball Extreme Challenge is the fastest ball team sport in the world"
Interview by Desirè Sara Serventi

Spotlight on "The Rise of Heroes Forged in Fire and Sweat" a new television program about the international Fireball Extreme Challenge championship produced by Max Bartoli, a well-known director, screenwriter and producer who in Los Angeles is renowned for the attention and expertise he puts into his work. In fact, its name has always been synonymous with professionalism, the same that it put to produce this new program on a new sport, created by Bartoli together with Roberto Ciccoli, which is enjoying great success not only in America. Sledet.com reached Max Bartoli, who talked about his broadcast.

You recently produced a new television program about the International Fireball Extreme Challenge championship. Would you like to tell us in detail about the broadcast?

The broadcast, "The Rise of Heroes Forged in Fire and Sweat" was born from the agreement signed with the video platform of Eleven Sports (in Italy known for broadcasting the matches of Serie B and C). Eleven Sports believed first in our sport and this is the result. The program follows the two major challenges that characterized the last international tournament of FXC – Fireball Extreme Challenge™, held in Mexico last November. I'm talking about the rivalry between the USA and Mexico and the one between the top two teams at the top of the Mexican standings, the Captains of Boca del Rio and the Captains of  Xalapa. The Americans had sent a super team, made up of top athletes. They have trained in state-of-the-art facilities, without missing anything. The Mexicans did it on public basketball courts, under the scorching sun, some of them with shoes with holes. It was a bit like seeing Rocky against Ivan Balboa in Rocky IV! The results were just as compelling. I invite your readers to see it.

How did the idea for the program come about?

Producing a program on a new sport is never easy. Fortunately the coverage we received from Sports Universe and resuming training and matches for months helped us. In addition, our athletes make incredible sacrifices to train. They almost all have at least two jobs and a family to support, but yet they have found time to train three or four times a week. We also wanted to tell this aspect in the program. The fact that it has been viewed by over 45,000 people on YouTube and Vimeo so far confirms that the audience seems to appreciate the efforts made and the result.

How many participants?

The tournament was attended by 154 athletes in two categories: the international and the club. They were all very hard-fought matches and as the teams progressed on the scoreboard, the show grew.

On what basis did you choose the competitors?

We didn't choose the contestants. Our races are open to everyone. As long as the teams that sign up we have at least 7 athletes of which at least 2 of the other sex always on the field and who comply with the rules of the FXC – Fireball Extreme Challenge. The rules are public and available online fireballsportfederation.com

What do you think the sports represent?

Sports are an extraordinary educational tool. They teach us to overcome our limits, to improve and to grow. Whenever we are on the pitch or we test ourselves, sport reminds us that there is always room for improvement... even when you become "legends" or icons like Ronaldo or Michael Jordan. Because there's always someone else stronger, or more on the day than we are. As far as we're concerned, the Fireball Extreme Challenge, as the name says, is an ongoing challenge. The physical challenge is always tough. In the Fireball Extreme Challenge, walking or resting on the pitch is forbidden, so when you play you always have to stay on the move. Add to that that we don't have a specific direction of play, which means constant changes of direction, passing the ball every 2 seconds, trying to mark or avoid the mark and realizing how our teammates are arranged on the pitch. Playing at amateur level is fun for everyone. Competitively, it becomes another story.

Is the Fireball Extreme Challenge a team sport?

In my opinion it is the team sport par excellence because here being a "champion" or a talent matters little. In this sport you score points by passing the ball. Step 1 plus 1 point. So victory is never one. The mantra of the Fireball Extreme Challenge is: "We train together, sweat together, win and learn together!" Pointing the finger at another person accusing them of making a mistake is prohibited. When one makes a mistake, they all pay. To be successful, the team must learn to move in unison. And when this happens, the showmanship rises. The Mexican national team is the best example of all this. If readers want to see a demonstration of it, I suggest you watch the Mexico vs USA game. In the program starts at 1 hour and 1 minute.

Are you the creator of the sport?

We created sport by my best friend, Roberto Ciccoli, and I way back in 1994. Like long-standing Karatekas, we wanted an exercise that would help us in the gym develop explosiveness and endurance to improve in combat. Unconsciously influenced by the NBA Dream Team's incredible performance at the 1992 Olympics, we have come up with an idea that has become the Fireball Extreme Challenge over the years and has nothing to do with martial arts. We don't even have physical contact! After playing it in the gym and with friends for twenty years, in 2014 we registered it as a brand, we started testing it in Italy, USA and Mexico. We officially launched it in January 2018 and within 12 months we arrived to have over 3,000 athletes in 4 countries.

What is this activity for?

The Fireball Extreme Challenge allows those who practice it to develop an exceptional physical condition, learn the value of teamwork and the function of leadership (in the FXC everyone plays as captain at least once in the game), to enhance the presence and role of each one in the team, and finally but not least, to have fun without losing sight of the values on which the sport is based.

What does "Fireball" feature for?

The Fireball Extreme Challenge is the fastest ball team sport in the world. The ball that passes every two seconds and the inability to stop or walk when you are on the pitch result in a high showmanship. The other fundamental aspect that makes this discipline unique to all others is the fact that here, men and women express the same level of performance. Being explosive here is not enough. You also have to have a great stamina, an enlarged peripheral vision, the ability to interact with all your teammates and make decisions within fractions of a second. Explosiveness aside, women excel in all other areas and this allows you to have 100% equal opportunities on the court, during an FXC game.

It's not a contact sport. Is that correct?

By regulation, FXC is not a contact sport. All voluntary fouls are punished with immediate ejection from the game and 30 points less for the team to which the ejected player belongs. Involuntary fouls, usually due to the inability to control a movement due to the high speed of the actions, are sanctioned with a progressive and cumulative system in 5 levels.

What are the advantages of this sport?

You learn in 5 minutes, it does not require special structures or special uniforms (it only serves a ball of FXC), it is an excellent recreational activity to stay always on the move, it can be practiced and is practiced by entire families, it is not a discipline of contact, and in schools that have already adopted it as a discipline of physical education has proved an excellent educational tool.

Does that mean anything about the current health emergency?

The pandemic caused by COVID19 changed everyone's lives. My only recommendation is not to let your guard down. Fatigue and stress are felt, but as in sport, being tired does not mean throwing in the towel or starting to underestimate the opponent. This crisis will not have an easy or quick solution, so we must be able to adapt to a new way of life. Losing in this case is not an option so we must remain focused for the good of our families and others.

What is he currently engaged in?

The International Federation of FXC – Fireball Extreme Challenge is working on the "restart". We have several projects and initiatives in the pipeline, in collaboration with our institutional partners, the AICS – Italian Association of Culture and Sport, THE INDET (the National Institute of Sport of Workers in Mexico) and the International Organization of CSIT. We'll keep you informed.

Sledet.com thanks Max Bartoli for the interview, and 'Ad Maiora'!