Ordine di scuderia: dimostrare che Hillary non e' una calcolatrice algida, pronta a tutto pur di avere e gestire il potere, come da mesi la sta dipingendo la propaganda repubblicana con l'aggiunta delle contumelie pronunciate da Donald Trump.
Dopo la proclamazione della sua vittoria come candidato ufficiale del Partito Democratico, un evento storico per tutto il mondo americano a 240 anni dalla data della Costituzione ,il problema era chi potesse dare di Hillary una immagine corrispondente non solo alla donna politico-impegnato ma anche alla donna/moglie/madre/nonna.
Chi meglio di Bill Cltinon poteva assolvere a questo compito? Ed infatti l'ex presidente lo ha fatto con la sua magistrale capacita' di fare credere che quello che legge sul teleprompter e' frutto delle sue riflessioni all'istante.
Il tutto condito con la salsa del suo insistito accento del sud per ingraziarsi ancora di piu' gli aventi diritto al voto della Bible Belt (gli stati bigotti del sud) che non sanno se andare con il pifferaio magico proprietario di casini a gogo o se con la discussa e inossidabile rappresentante di una classe media bianca nella quale molti neri non si riconoscono.
Bill e' stato magistrale nel fornirci dettagli romanzati sulla loro quarantennale storia d'amore, sui tre tentativi di convicerla a sposarlo (i primi duue andati a vuoto), sulla loro capacita' di parlare, confrontarsi nei momenti buoni e in quelli cattivi (tutti hanno pensato ai tradimenti del focoso Bill).
Il risultato finale e' stata la creazione di un'immagine della candidata democratica molto convincente proprio perche' e' emersa la sua capacita' innata di dedicarsi agli altri..
A cominciare da quando appena laureata in legge si sfiancava per salvare decine di poveracci incappati nelle spire della giustizia disuguale per alcuni.
