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Carta stampata, carta straccia





Marco Traverso
Sono numeri e non sono più di tanto interpretabili. Il quadro è desolante. C'è da chiedersi quanto potrà reggere il sistema a botte di migliaia di copie al mese in meno. Ma soprattutto c'è da trovare - e in fretta - il modo di vendere l'informazione professionale e qualificata su canali alternativi, cosa che oggi non è ancora entrata nella cultura e nella mentalità dei consumatori di informazione. La carta non la compra più quasi nessuno (ma chi la compra ancora non si stupisce certamente di dover acquistare il media) ma l'informazione "non cartacea" è percepita come gratuita. Paradossalmente, poi, ci si lamenta però dell'invasione delle false notizie e dell'utilizzo inappropriato del web.







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Caro Oscar,

siamo di fronte ad una notizia epocale: l'Uomo di Neanderthal, che il positivismo ottocentesco ancora perdurante nelle Accademie oggi delineava come un bruto cavernicolo, sta cambiando i nostri paradigmi sull'antichità del Sé, dello spirito riflesso e sulla capacità di creare simboli ed arte: un articolo appena apparso sull'altolocato SCIENCE lo rivaluta e lo pone al nostro pieno confronto di Homo Sapiens. L'Arte di alcune Caverne europee (in Spagna) è stata datata da un team di scienziati internazionali a 67 mila anni fa, ben 27 mila anni prima che in Europa arrivasse l'Homo Sapiens !!!

Uranium dated cave art: http://science.sciencemag.org/content/359/6378/912.full

A questo proposito un filosofo della scienza, il Prof. Nick Bostrom dell'Oxford University, UK, dice mutatis mutandis, passando dalla notte dei tempi all'attualità, noi siamo di fronte ad un passaggio dall'intelligenza umana a quella della governance dell'intelligenza artificiale (V. il suo "superintelligenza" ed. Bollati - Boringhieri). Siamo già in competizione con le reti dei software, fake news comprese.

Mi ritiro nel mio romitaggio personale per pensare che pesci pigliare nella cabina elettorale Domenica prossima 4 Marzo per le elezioni politiche in Italia, con la povera Intelligenza neuronale, o quello che residua alla nostra era. Voglio leggere un quotidiano cartaceo, viva la carta straccia !

Dario Seglie, Italy
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Caro Oscar,
come sai mi occupo di comunicazione – intesa come ufficio stampa, relazioni esterne ed editoria – e qui in ufficio difendo strenuamente il mio 
abbonamento cartaceo al Sole 24 Ore del quale ritaglio e conservo pure gli articoli per me più interessanti, pur destreggiandomi tra testate online, 
rassegne stampa online, newsletter e comunicati stampa che ricevo – e io stesa diramo – quotidianamente per posta elettronica-. 
Per giunta,  nel fine settimana mi compro pure dei quotidiani cartacei, dopo averne spigolato gli articoli online tutta la settimana e non c’è paragone,
c’è tutto un altro gusto nello sfogliare e nel leggere dalla carta stampata.
Ho visto “The Post” – quale Oscar vincerà? Domenica sapremo - e quelle immagini di redazione tra piombo fuso delle linotype e rotative unite alla suspense di cambiare la prima pagina, nonché la partenza in furgoncini delle copie per tutto il Paese mi hanno ricordato visite giovanili al Tempo di Roma e alla Nazione 
di Firenze: un’emozione vivissima che credo irrinunciabile per i giornalisti stessi anche se l’informatica ha snellito di molto procedure e tempi del loro mestiere.
Che dire. carta canta! 
Un abbraccio e buona cerimonia degli Oscar a chi l’Oscar l’ha già vinto e ce l’ha già nel nome!
Lucilla Scelba