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Giovani americani e italiani: Viva l'Italia all'estero.


Students Put Pencils Down, Walk Out in Gun Protests
Thousands of Students Just Walked Out of School Today in Nationwide Protests. Here’s Why
In queste ore negli Stati Uniti migliaia e migliaia di giovani insieme ai loro insegnanti stanno protestando contro l'insabbiamento delle loro richieste rivolte ai governi degli Stati locali e al governo federale perché sia attuata ed approvata una radicale riforma che riguarda il settore delle armi ed in particolare la vendita di mitragliatori semiautomatici.
"If you can speak, Speak! If you can march, March! If you can vote, VOTE!" questo l'urlo di una ragaza al microfono di fronte a Capitol Hill.

Le immagini mostrano ragazzi e ragazze pienamente consapevoli del ruolo che stanno recitando. Non si tratta di un'occasione tanto per fare casino, atteggiamento questo al quale ci hanno spesso abituati i nostri giovani italiani.

Ed a proposito degli italiani che sono avviluppati in una melassa post elettorale dalla quale cercano di tirar fuori un governo purché esso sia salvo poi sperare nella soluzione finale di un gabinetto istituzionale proposto dal presidente della Repubblica ovvero dal solito deus ex machina, ecco: a proposito degli italiani sarebbe molto bello se le piazze italiane fossero riempite dalla protesta di migliaia di giovani come sta avvenendo in America per chiedere una politica non parolaia ma effettivamente consapevole delle loro necessità e del fatto che non hanno futuro.

Purtroppo, anche se le generalizzazioni peccano sempre per eccesso, sembra che la maggioranza dei giovani italiani sia impegnata nel programmare le serate, meglio dire le nottate, nelle discoteche con acquisto e consumo di droghe, o nel dolce far nulla tanto ci pensa il borsellino della nonna a fornire i soldi per le birre e la pizza.

I pochi tra i giovani che hanno veramente voglia di costruirsi un destino lasciano il campanile e si fiondano all'estero e noi qui in America siamo testimoni dei successi di questi ragazzi che arrivati in un'arena estremamente competitiva come quella americana riescono a sopravanzare gli altri competitori affermandosi in ogni settore.

E questo ci fa dire, purtroppo, viva l'Italia all'estero.

Oscar
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Caro Oscar,
il 28 Giu di quest’anno saranno i 40 anni di carriera come direttore d’orchestra dal mio debutto fiorentino al Comunale nel Giu ‘78.
Quindi anagraficamente giovane non sono più ma dentro non mi manca certo l’entusiasmo e il piacere quotidiano nel fare Musica aborrendo qualsiasi idea di routine.
Ti leggo sempre con grande interesse...
Sono al momento a Dresda alla Staatsoper per dirigere Elisir d’Amore tutto il mese di Marzo.
Come ti avevo detto al nostro incontro a Washington se fosse per l’Italia sarei sotto i ponti... e non é una metafora ma la triste realtà.
Alcuni dati relativi a questi 40 anni di attività :
1 Opera a Torino e
31  a Bilbao
1 Opera a Bologna
e
19  a Tokyo
1 Opera a Roma( Caracalla) e 7 a Seattle
1 Opera a Palermo e 8 a Berlino( divise tra Deutsche  Oper e Staatsoper)

Mi fermo qui...
No comment!!!
C’è una catena di pizzerie che si intitola Pizzaioli Emigranti....
Io sono emigrato in tutto il mondo ma é forse stata la mia fortuna consentendomi  di fare Musica e di esprimermi in paesi di Culture così diverse.
Ad Aprile sono estremamente contento di debuttare al Colon de Buenos Aires e sarà anche la mia prima volta in Argentina.
In cordiale saluto,

Antonello Allemandi
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Happy Easter to you and your family! Thank you for your communications.  Have a wonderful summer.
Giuseppe Ventimiglia
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Leggo sempre volentieri i suoi articoli: stavolta direi che e' stato molto ingeneroso. Ci sono molti giovani Italiani che agiscono come lei li descrive, ma ce ne sono anche tanti che si rimboccano le maniche e cercano di portare avanti le loro iniziative anche in una situazione non certo favorevole. Cosi' come ci sono molti giovani Statunitensi che (direi: era ora!) che finalmente stanno prendendo l'iniziativa di scendere in piazza, rischiando anche provvedimenti disciplinari (viva la liberta'!) ma ce ne sono anche molti (troppi) il cui unico obiettivo e' di far soldi o di sbronzarsi la sera con gli amici.
Quindi, per favore, rifuggiamo dalle generalizzazioni, sempre pericolose!

Con immutato apprezzamento
Rodolfo Ambrosetti