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Donald e l'Otto Marzo. Festa della Donna

International Women's Day #PressforProgress

8 marzo Giornata della Donna, una festività mondiale che non va a genio al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Questo singolare personaggio, che sembra essere il clone del Silvio Berlusconi degli anni passati, è impelagato in queste ore negli strascichi giudiziari innescati dalla porno attrice Stormy Daniels le cui foto discinte sono su tutti i media e blog a livello planetario.

La signora, che è stata tacitata con 130.000 $ pur di non mettere a repentaglio la già discussa moralità dell'attuale inquilino della Casa Bianca, ha deciso d'accordo con il suo avvocato, di levare il tappo alle sue confidenze erotiche considerato che il contratto mancava proprio della firma del signor Donald Trump, che si era intrattenuto con lei diverse volte a quattro mesi dalla nascita del suo ultimo figlio con Melania.

Donald perennemente sui tabloid, ma non solo, per avere definito il suo personale modo di approcciare una bella donna allentandole una manata sul monte di Venere. ("Grab them by the pussy").

Oppure quando, amore di padre, afferma che Jovanka, se non fosse sua figlia, lui se la sarebbe fatta.

Qualcuno ricorda quando durante la campagna per le presidenziali disse alla giornalista che gli aveva rivolto una domanda troppo insistente che lei era sanguigna come i suoi disturbi mensili.

Adesso è la volta della sua portavoce, Sara Sanders, che sembra lo abbia fatto infuriare perché rispondendo ad una domanda di un giornalista ha dichiarato che per quanto riguarda le pretese della attrice porno che ha citato Donald il presidente comunque ha vinto l'arbitrato. Affermazione questa che conferma essere Donald al corrente delle pretese della super prosperosa lavoratrice del sesso.

Poi ci sono le donne che hanno dichiarato di essere state oggetto di pesanti attenzioni sessuali da parte dell'attuale presidente degli Stati Uniti.

Di fronte a queste accuse e a questi comportamenti dell'attuale presidente degli Stati Uniti uno sarebbe portato a domandarsi quale influenza possono aver avuto certe notizie su una larga parte del suo elettorato dichiaratamente cristiano evangelico.

Nessun problema per lui, perché i suoi sostenitori considerano le informazioni fornite da CNN e MSNBC, Washington Post e New York Times, delle fake news ovvero delle bufale montate dai liberali per screditare un sant'uomo.

Questa gente si abbevera alle informazioni della Fox News e delle altre emittenti di estrema destra. E basta.

C'è da dire poi che per l'elettore maschio atterrito dalla imprevedibilita' delle donne uno come Donald è un modello di comportamento all'insegna del "beato lui, magari potessi io!"

I 60 milioni di americani che lo hanno votato nel novembre del 2016 sono in gran parte orientati verso un diffuso antifemminismo ("perché queste donne hanno effettivamente rotto"), anti immigrazione, accanito e feroce sostegno alla diffusione delle armi da guerra ("tanto i massacri nelle scuole vanno ben presto nel dimenticatoio") e via citando.

Quanto alle donne 'devono stare al loro posto' e l'emblema della femminilità secondo Donald è la first-lady Melania la cui costante espressione di tristezza che vela il suo bel volto è la conferma della impraticabilità affettiva di questa coppia presidenziale.

Oscar