Castellaneta e` stato un autore prolifico da un punto di vista letterario ed anche umano. La sua seconda moglie lo accoglieva e raccoglieva dopo le sue scorribande sessuali e lo ha accudito quando colpito dallo Alzheimer e` andato a morire in Friuli.
Castellaneta pugliese emigrato a Milano e cantore di quella città` dopo aver lavorato in una galleria d’arte trovo` un impiego alla Mondadori come correttore di bozze. Elio Vittorini lesse il suo primo romanzo “Viaggio col Padre” e decise di pubblicarlo.
I particolari della sua vita movimentata sono stati narrati in un monologo di ben 48 minuti da una valida attrice (di cui non conosciamo il nome perché` non era stata alestita nemmeno una locandina), che fingeva di essere stata una domestica al servizio della moglie Caterina Zaina.
La domestica attrice impegnata nello stirare in scena un bucato ripercorre le tappe della vita di Castellaneta e mette in evidenza l’amore della moglie per un uomo che forse avrebbe meritato di meno da una donna che oltre tutto, nonostante fosse bellissima, si è` sacrificata per un egocentrico personaggio che la strumentalizzava a modo suo e approfittava del suo amore.
Una passione che stinge inevitabilmente nella domanda se non si trattasse di una sorta di autolesionismo.
Un amore che la confinava in un ruolo di secondo piano che confligge con la rivoluzione innescata da alcune attrici di Hollywood prede sessuali del produttore Weinstein da cui e` scaturita la vertenza sessuale che vede milioni di donne oggi reclamare una indipendenza che fino a ieri era oggetto di pesanti ritorsioni da parte di maschi profittatori.
Del resto basta ricordare la famosa frase del Presidente Trump secondo cui le donne belle devono: “Grab them by the pussy”.
Traducete voi.
Oscar
