Ogni weekend negli Stati Uniti muoiono più di 400 persone in incidenti stradali causati dall'alcol, dalle droghe, dalla inesperienza alla guida.
Dal 2008 al 2015 sembrava che il totale degli incidenti automobilistici si attestasse sui 33.000 morti all'anno.
Ma dal 2017 si è avuto un incremento di alcune migliaia. In media ci sono 100 morti ogni giorno negli Stati Uniti sulle autostrade.
L'alcol è una delle calamità nazionali insieme alla droga e alle armi.
Si beve a garganella a cominciare dall'ingresso al college. Le confraternite maschili e femminili si basano sulle sbronze collettive e in molti casi gli ospedali si vedono recapitare giovani ambosessi in coma etilico.
Del resto per una società bloccata psicologicamente da una serie di bardature che vanno dalla proibizione del fare la corte alle ragazze all'obbligo di parlare sottovoce anche se si sta questionando con qualcuno la bevuta di birra condita con superalcolici sembra ridare smalto ai rapporti interpersonali che vivono ormai in una eterna paura dello sconfinamento.
Si aggiungano poi le droghe e non occorre riferirsi solo alla eroina e alla cocaina.
È accertata ormai l'epidemia della assunzione di oppiacei che, guarda caso, sono comunque spinti attraverso la pubblicità mediatica promossa dalle case farmaceutiche le quali hanno interesse a che il consumo individuale di queste sostanze si incrementi in termini di tonnellate all'anno.
Unire antidepressivi, antidolorifici a dosi di alcol oltre a sfondare il fegato crea negli individui una incapacità di gestire correttamente i propri i riflessi. Con gravissime conseguenze specialmente per quanto riguarda la guida in strade e autostrade.
Esiste ormai una psicosi collettiva riconosciuta nei testi medici che riguarda il terrore che colpisce molti individui quando si immergono nelle autostrade a cinque-sei corsie.
Durante la scuola guida insegnano agli studenti che è fondamentale guidare rimanendo nella propria corsia quando ci si avventura nei raccordi autostradali, come ad esempio la Beltway di Washington, o le terrificanti autostrade cittadine di Los Angeles che da un estremo all'altro della megalopoli si estendono per oltre 160 km.
Per un guidatore sobrio non si tratta solo di mantenere la propria auto dentro la corsia, ma di sperare che non ci siano altri che debordano e tagliano la strada a causa, appunto, di alcol, droghe, cedimenti fisici.
Quanto poi al cambiare corsia per avvicinarsi ad una uscita, la tradizionale gentilezza che sembrava avvolgerti agli inizi della tua permanenza negli Stati Uniti con gli altri automobilisti che favorivano frenando il tuo trasferimento di 'lane' sembra adesso un ricordo del passato: "Vuoi girare? Allora devi aspettare che passo io perché questo è il mio terreno e questa è la mia priorità."
Ed anche questa è America.
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Buongiorno e grazie delle segnalazioni.
Se confrontiamo quanto accade a casa nostra su una
popolazione di 60milioni :
Delrio: "Una strage inaccettabile"
Osservando
i dati sul totale dell'anno 2016, forniti dall'Istat, si apprende come nel 2016
si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni, che hanno
provocato 3.283 vittime. "Quasi dieci morti al giorno. Una strage
inaccettabile", ha osservato il ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, presente all'evento.
"Abbiamo fatto dei passi avanti, passando da oltre 7.000 morti l'anno nel
2001 a 3.280, ma resta ancora tantissimo da fare", ha aggiunto il
ministro. Nell'occasione Delrio ha inoltre sottolineato l'importanza
dell'attenzione, invitando a ricordare che "in strada ci sono anche
altri". "Dobbiamo dire a tutti che c'è un modo per vivere il Paese
che è sicuro e attento", ha aggiunto Delrio indicando proprio nella
"disattenzione e velocità" due delle principali cause alla base degli
incidenti sulle strade. La repressione non basta, ha osservato Bisogno:
"Oggi ci manca una cosa: il ritiro della patente per uso illecito del
telefonino alla prima infrazione. Sono ripetitivo, ma insistiamo".
Quello
che succede negli Stati Uniti, su una popolazione di piu' di 300milioni, mi
conferma che le ubriacature nei campus al sabato sera si limitano a grandi
vomitate senza poi scorrazzare per le strade ad alta velocita' causando gli
incidenti mortali del sabato sera, tipica espressione nostrana...
Non
essendoci campus nel belpaese, gli studenti ubriachi se la passano nei bar e
clubs cittadini fino a tarda notte, per poi gareggiare sull'asfalto. Mia figlia
ha fatto universita' e master in America e ho seguito da vicino "porci con
le ali". Ho ringraziato il cielo che non sia finita in qualche colonia di
studenti magari in via Padova o citta' studi a Milano.
Cordiali
saluti
Giancarlo Belluso
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Oscar
Ottimo!
Un
problema alla radice della possibilità di diminuire gli incidenti stradali è
basata sulle assicurazioni mediche che non capiscono ancora la fondamentale
importanza di curare la problematica mentale che porta l’individuo
all’alcol/fuga/cibo
Il
calcolo economico delle conseguenze disastrose mediche e non mediche di queste
malattie di origine orale è estremamente superiore a qualunque spesa per il
recupero di queste persone
Saluti
da Francoforte!!!!
Dr. Erminia
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Caro Oscar,
dalle mie recenti esperienze di driver
nella Greater Washington ho verificato quello che dici, altro che fair play.
Non ti fanno cambiare corsia, sono costretta a guidare in quella centrale,
guidano senza rispetto dei limiti di velocita’.
Ti confesso di essere molto in ansia sulle
strade a piu’ corsie.
Ben scritto!
Un caro saluto
Maria
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