Circa 50 parlamentari repubblicani sono scesi nel sottosuolo di Capitol Hill ed hanno interrotto per ore i lavori delle tre commissioni che stavano conducendo l'interrogatorio di una collaboratrice della Casa Bianca.
La 'security room' e' un'aula nella quale non possono essere introdotti cellulari o altri apparati digitali di comunicazione.
L'aula e' isolata dal resto del mondo per impedire che possibili soffiate possano mettere a repentaglio i lavori e l'incolumita' di coloro che sono chiamati a rispondere alle domande dei commissari.
Le tre dozzine di deputati repubblicani che hanno inscenato questo show di protesta (accusando i democratici di 'linciaggio' del presidente Trump per l'avvio del procedimento di inchiesta che condurra' alla sentenza di impeachment) hanno agito contro le regole della Camera di cui fanno parte ed e' probabile che nei loro confronti scattino procedimenti di penalizzazione.
Nella storia del parlamento americano non si era mai verificato un episodio consimile di violazione delle norme di sicurezza del Campidoglio da parte di membri di una delle due Camere.
Se volevano attrarre l'attenzione dei media sul loro gesto di protesta i deputati repubblicani ci sono riusciti.
Ma non dovremo meravigliarci se, garantiti da un esempio di tale portata, potranno verificarsi negli Stati Uniti assalti e violenze contro rappresentanti delle istituzioni di segno democratico.
Il tutto per garantire la permanenza alla Casa Bianca del peggiore presidente nella storia di questa democrazia che ha ridotto l'immagine internazionale degli Stati Uniti ad un livello miserrimo.
Degli Americani oggi nessuno si fida piu'.
