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La maggioranza degli americani appoggia Trump?



Le centinaia di migliaia di persone che hanno sfilato nei giorni scorsi nelle principali città americane protestando contro l'ordine esecutivo del presidente Trump che proibisce l'ingresso negli Stati Uniti ai possessori di Visa provenienti da sette nazioni musulmane (con l'esclusione di quelle nelle quali il nuovo inquilino della Casa Bianca ha interessi imprenditoriali), non sono e non rappresentano  la maggioranza dei cittadini americani.

Una indagine condotta da Reuters/Ipsos ha messo in evidenza che il 49% degli americani  è d'accordo con l'ordine esecutivo firmato da Donald Trump, contro il 41% che invece ha espresso parere negativo  e un 10% che non si è pronunciato.

Come sostiene Steven White, professore a Lafayette College, molti americani nei decenni passati sono stati favorevoli a politiche dei governi che restringevano le libertà civili dei gruppi di minoranza.

Basterebbe riferirsi al trattamento riservato ai pellerossa da molti storici giudicato un vero e proprio genocidio.

Ma senza andare troppo lontano, è sufficiente ricordare che nel febbraio del 1942, appena due mesi dopo l'attacco a Pearl Harbor, il presidente Franklyn Roosevelt firmò lo Executive Order 9066, conosciuto come “Authorizing the Secretary of War To Prescribe Military Areas.”, che tradotto significava la creazione di campi di internamento per 100.000 giapponesi cittadini americani.

Singolare che al termine della seconda guerra mondiale, secondo un'indagine della Gallup, solo il 35% degli americani intervistati si dichiarasse favorevole ad autorizzare il ritorno alle loro case dei cittadini americani-giapponesi che erano stati internati. Il 48% era invece contrario, mentre il 63% dichiarava che quei cittadini dovevano essere espatriati in Giappone. Il 7% era propenso a farli ammazzare.

Fred Korematsu, un Japanese American citizen  che viveva in California, sfido' l'ordine governativo e si appellò  alla Corte Suprema.

Nel dicembre del 1944 la Corte a maggioranza dei suoi membri, sei a tre, definì costituzionale l'ordine esecutivo che aveva creato i campi di confino, giustificando il tutto con il periodo di guerra. Secondo la Corte comunque quel provvedimento non era motivato da pregiudizi razziali. Una decisione questa che non corrispondeva al 61% dell'opinione pubblica americana, convinta che i bianchi dovessero essere superiori ai giapponesi.

Nel 1976 il presidente Gerald Ford stabilì che “not only was that evacuation wrong, but Japanese-Americans were and are loyal Americans.”

Nel 1988 il Congresso ha passato il Civil Liberties Act, firmato dal presidente Ronald Reagan, che offriva una scusa ai giapponesi internati e provvedeva ad una riparazione pecuniaria per 80.000 sopravvissuti e le loro famiglie.

Ma anche per gli italiani che si sono avventurati alla fine dell'ottocento e agli inizi del 1900 nel continente americano alla ricerca di un futuro per sé ed i propri figli, la vita non è stata certo facile.

Sono migliaia gli italiani che, soprattutto negli Stati del sud,  sono stati linciati e uccisi.

L'episodio storicamente più brutale e' quello avvenuto a New Orleans, in Louisiana nel 1891. Diciannove italiani  accusati di aver assassinato il capo della polizia erano stati arrestati  e internati nella prigione. Il giorno dopo un gruppo capitanato da John M. Parker che sarebbe divenuto il governatore dello Stato, linciò undici italiani.
 
.John M. Parker dichiarò che  gli italiani erano peggiori dei negri perché più sporchi, rissosi, non rispettosi delle leggi.
 
Nel 1920 due immigrati italiani, Sacco e Vanzetti, che erano stati accusati di rapina e uccisione a Boston, furono giudicati colpevoli nonostante la mancanza di prove e giustiziati. Molti storici affermano che si è trattato di un fatale errore giudiziario motivato dal fatto che le idee politiche dei due indiziati  erano anarco-socialistoide.

Oscar

PS: suggeriamo di vedere ''Pane Amaro'' il documentario di Gianfranco Norelli.
 https://www.youtube.com/watch?v=MK66S1ji_PY
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 NON! 
Affermativa negativa
Mario Saltarelli, Ph.D.
Professor Emeritus
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Dati molto molto interessanti.
Come sempre sei bene informato
e imparziale.
Ci rivedremo a Roma!
Lucilla
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E non dimentichiamo gli Ebrei che scappavano  a causa della discriminazione nazista, poi diventata genocidio durante la seconda guerrra, ai quali venne negato il visto di entrata negli USA. Il piu’ noto e l’episodio della nave St. Louis nel 1939 che fu rimandata in Europa senza che fosse dato il permesso agli Ebrei che cercavano rifugio dalla persecuzione.
Paolo Vidoli
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Incredibile! Mind boggling!
Franco Bernazzani
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Ti prego di scrivere in italiano se puoi il mio inglese è  molto arrugginito. Sappi che per me Trump fa benissimo almeno per quanto riguarda il campo internazionale e l'europa (questo tipo di europa non mi piace  come del resto alla maggioranza degli Italiano credo)
Giorgio Cassani
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