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Cena dei corrispondenti della Casa Bianca? Non ci vengo!

La notizia anche se in parte attesa ha destato molta sorpresa negli ambienti della Washington politica.  Donald Trump, utilizzando Twitter come gli è consueto, ha reso noto che non parteciperà alla tradizionale cena dei corrispondenti della Casa Bianca.

Una decisione questa che per molti era scontata dopo che il portavoce del presidente americano, Sean Spicer, aveva impedito, nei giorni scorsi, l'accesso nel suo ufficio dove si doveva tenere un briefing senza telecamere, ai giornalisti di alcune prestigiose testate un po' acide nei confronti di questo governo, facendo scattare una reazione di solidarietà  alla quale si sono unite anche le testate gradite al nuovo inquilino della Casa Bianca.


Il dinner dei corrispondenti è una istituzione che si tramanda da decenni alla quale hanno sempre partecipato i presidenti in carica, dimostrando con i loro interventi auto caricaturali di essere dotati di una buona dose di humour. Eccezionali quelli di Barack Obama che lo hanno confermato anche come un ottimo comedian.

Evidentemente Donald Trump con questa sua decisione sta dimostrando che,  al di là della materia del contendere, non è in grado di gestire con FairPlay i rapporti con il quarto potere dello Stato sanciti e difesi dalla costituzione americana.

Il suo atteggiamento ai limiti della paranoia sembra confermare quanto da qualche settimana si va sussurrando negli ambienti repubblicani di Washington, secondo cui Donald Trump avrebbe problemi di tenuta psicologica a causa di una sua manifesta bipolarità.

Lasciamo il giudizio a medici psichiatri e psicologi.
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