The White House on Friday barred news outlets — including CNN, the New York Times, Politico and the Los Angeles Times — from attending an off-camera press briefing held by spokesman Sean Spicer, igniting another controversy concerning the relationship between the Trump administration and the media.
"Ma lasciatelo lavorare!", ci scrivono alcuni nostri lettori.
Donald Trump non ha bisogno dei suggerimenti dei suoi sostenitori italiani e dimostra di essere coerente, almeno per quanto riguarda la guerra iniziata contro la stampa che lo critica.
Questo episodio verificatosi alla Casa Bianca è la dimostrazione che l'ordine di rendere difficile la vita ai giornalisti delle prestigiose testate che non sono favorevoli a Donald Trump è sceso attraverso la catena di comando e sta avendo pratica attuazione.
L'aspetto grottesco di questa vicenda è che mesi fa l'attuale segretario per i rapporti con la stampa, Sean Spicer, aveva dichiarato che impedire ai media di fare il proprio mestiere è il primo passo verso la dittatura.
Continueremo a parlare di Donald Trump in tutte le salse, ad ogni ora, in maniera ossessiva, perché questo è il mestiere della stampa.
Per il nuovo presidente degli Stati Uniti anche questi episodi della guerra dichiarata con i mezzi di comunicazione sono un pratico modo per far parlare di sé a costo zero.
E non si creda che questa guerra guerreggiata con i media possa in qualche modo incidere sulla compattezza dei milioni di sostenitori estasiati.
Al contrario è questo il modo per fare leva sulle deboli coscienze all'insegna del: "Donald sì che è un uomo, un un vero condottiero…"
L'America ammalata nel suo DNA di fascismo sotto traccia trova in Donald Trump il suo 'dux' ogni giorno di piu'.
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Non vi va proprio
già la sua vittoria. Ma perchè i vostri amici contrari non sono andati a
votare? Oppure, mi sorge il dubbio, hanno votato proprio lui?
Roberto Giua
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