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Lettera dall’Italia



Roma, 27 gennaio 2020

Giorno della Memoria (e anche il giorno dopo in cui un partito dichiaratamente razzista, la Lega, ha perso le elezioni in Emilia Romagna)



Caro Oscar, amico mio,

questa volta desidero anticiparti io, con una lettera da questa nostra Italia: che ieri, forse, pare, sembra,  essersi risvegliata dal sonno dell’indifferenza e dell’irresponsabilità in cui è precipitata.

Per vederlo finalmente sconfitto, abbiamo dovuto assistere a un’ennesima provocazione del leader della Lega: quella che ha visto non una plebaglia razzista come nella famigerata “notte dei cristalli”, ma un già Ministro degli Interni della nostra Repubblica (!), andare a suonare – in una sorta di nostrana “notte dei citofoni” – a casa di cittadini immigrati, perché indicatigli, da dei delatori, come spacciatori… Proprio come In quei film western in cui “the crowd”, o meglio “the mob”, una folla qualunquista e populista, vuole farsi giustizia da sola.

Sconfitto, a mio avviso, perché anziché farsi leader e portavoce di una destra e, più in generale, di un mondo conservatore largamente maggioritario nel nostro paese - un mondo non più rappresentato da un Berlusconi bolso e logorato dalle sue abitudini e dall’età –, ha preferito, per scarsa cultura (sia democratica, sia proprio di formazione e di inesperienza in una qualsiasi professione lavorativa), assecondare i peggiori e più gretti istinti purtroppo sempre vivi nell’anima italica: quelli che hanno portato al fascismo, alla guerra, alle leggi razziali.

Un’angustia identitaria, un provincialismo, un qualunquismo, una paura dell’altro mai sopiti e che fatalmente, a un certo punto della nostra storia, si materializzano in una forma nuova di autoritarismo: che oggi è il “leghismo”.

Grazie “Sardine”, grazie cari, splendidi, semplici ragazzi italiani. Che, a un certo punto della nostra storia, siete scesi in piazza per risvegliarci e ricordarci che non è detto che quegli istinti gretti e allofobii presenti nella nostra anima più nera, debbano sempre prevalere: proponendo, invece, il dialogo rispetto allo scontro, l’uso della ‘parola’ rispetto al ‘colpo’, il ragionamento rispetto all’emotività della retorica.

Grazie per aver contribuito, in modo assolutamente determinante, alla sconfitta, o, perlomeno per ora, al ridimensionamento, di un leader e di una folla “neo-barbari”: come quelli che vorrebbero interpretare tutta la restante popolazione, tutti noi democratici – e soprattutto il governo, le istituzioni e  la giustizia – come in quei vecchi film western americani.

Un abbraccio

Alessandro Petti
Roma
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Ho opinioni differenti da quel signore di Roma. Si avverte  nel.leggerlo che non vive e lavora in Emilia Romagna.

Per onestà intellettuale.

Gianluca Riguzzi.
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E’ vero. Il 
Adesso immigrati irregolari, spacciatori e sinistri psicologi trovano una temporanea legittimità.

Luogo ideale per allevare figli e nipoti.
all the best,
Alessandro Pescini
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Salve.

Ho letto la lettera, civile e dignitosa, che lei ha riportato e i due commenti, il secondo di tono un po' diverso, che pure sono stati pubblicati.
La ringrazio delle sue comunicazioni che leggo regolarmente con interesse.
Cordiali saluti
Rodolfo Ambrosetti




Caro Oscar,
oggi ho letto il tuo blog, mi  è piaciuta Lettera dall’Italia e spero che gli "inevitabili immigrati irregolari, spacciatori e sinistri psicologi" siano abbastanza pochi e migliorabili da permettere all'Italia, questa specie di ponte verso un mondo molto difficile, di uscire bene dai prossimi decenni di masse in movimento.
L'Italia ne fa le spese più di altri e forse se la caverà: avremo bisogno di Ministri dell'Interno capaci di imprimere ordine e farlo rispettare a chi arriva qui, bisogno di uomini di Magistratura capaci di cooperare senza tentazioni di sostituirsi agli altri poteri e tantomeno sovrapporsi alle valutazioni scientifiche (il caso di Ilaria Capua è esemplare).
Detesto Salvini coi suoi atteggiamenti, staremo a vedere cosa sapranno fare gli altri.
Buon vento (come si dice a vela) a Washington dove i rischi sono peggiori che qui, visto il livello mentale dell'uomo che rischia la rielezione,
Roberto Paolieri della Monica
*caro saluto a APZ

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E' un sollievo che nel "Giorno della Memoria" il partito dichiaratamente razzista non abbia vinto in EmiliaRomagna.
Purtroppo però i cittadini del Mondo, in particolare gli italiani, hanno la memoria corta e  non sanno cogliere i segnali : i continui successi di quel partito lo dimostrano.
God bless Italy
.

Alessandro Antonelli 





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Ho detto: Questa poteva risparmiarsela, ma nessuno ha puntualizzato quanto segue:
Nessuno è  perfetto,  ma talvolta sarebbe bene sapere  prima di spargere dell'inutile fango,  primi della classe,  sempre quelli di sinistra

DEDICATO A CHI CRITICA SALVINI PER AVER CITOFONATO ALLO SPACCIATORE TUNISINO:

 “SI fa tanto parlare di citofoni. Val la pena chiarire alcune cose:
1) il citofonato è stato arrestato 6 volte e segnalato 13, per spaccio, anche d'eroina (reati da lui stesso ammessi).
2) Il fratello si è fatto 7 anni per rapina, spaccio, lesioni.
3) La signora italiana che accompagnava Salvini, ha un figlio morto per overdose.
4) La signora è stata minacciata di stupro e di morte.
5) Dopo l’incontro con Salvini hanno sfasciato il parabrezza dell'auto della signora a sassate.
6) Il palazzo intero è occupato abusivamente da 30 magrebini.”
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E pensare che i conduttori delle solite TV e i loro intervistati asserivano, in coro, che quel povero giovane angelico era INCENSURATO. 


Armando Stavole