Arzigogolare sulla pelle dei 176 passeggeri dell'aereo ucraino fulminati da un missile della contraerea iraniana è un esercizio che non ci va a genio.
Purtroppo dobbiamo comunque porci delle domande: avendo lanciato una bordata di 15 missili balistici contro due basi americane in Iraq i comandi militari iraniani erano super allertati, prevedendo una probabile immediata reazione americana.
A questo punto ci domandiamo per quale ragione abbiano consentito che l'aeroporto di Teheran continuasse nella sua operatività.
Analoga domanda dovrebbe essere rivolta alla compagnia aerea ucraina che ha autorizzato il decollo dell'aereo nonostante il caos generato dalla risposta missilistica iraniana.
A fronte delle incontrovertibili valutazioni dei sistemi di intelligence occidentali (a cominciare da quelli canadesi) gli iraniani, dopo alcuni estenuanti tentativi di negazione della propria responsabilità, hanno dovuto ammettere il tragico errore certamente sotto la spinta emotiva delle famiglie degli 82 cittadini iraniani vaporizzati dall'impatto del missile.
Come si vede il detto internazionale "la madre degli imbecilli è sempre incinta" è sempre più attuale a qualsiasi livello.
Inclusa la decisione del signor Trump di fare fuori il generale Soleimani che, sarà stato pure un gran figlio di puttana, ma - come sostengono i democratici americani-non vi è conferma né prova che stesse preparando attentati contro le basi americane in Iraq.
Oscar
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Concordo pienamente, Oscar!
Franco B.
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Caro Oscar, i "soliti bene informati" dicono che l'intervento sia stato favorito dai vertici iraniani che volevano sbarazzarsi di un pericolo emergente, in grado di scavalcarli, attraendo sia le simpatie dei giovani che del ceto medio iraniano, e, ovviamente, il gradimento dei Pasdaran.
Anche l'Isis ha gradito.
Le deboli reazioni internazionali e delle parti interessate nonchè la "rapida e pacifica" conclusione della crisi ne sarebbero una conferma così come la rapida definizione del disastro aereo.
Sarà fantapolitica maligna, ma, lo sai, talvolta ci s'azzecca.
Ti Abbraccio.
Alberto V.
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E’ evidente che la catena di comando iraniana è incapace di controllare le armi di cui dispone.
Figuriamoci se avesse un deterrente nucleare.
E’ chiaro che c’è stata una componente dell’esercito che ha deciso di vendicare in autonomia il proprio paladino, facendo fuori oltre 170 inermi e sperando di innalzare al massimo livello lo scontro.
Il tipico atteggiamento suicida che poggia solo sulla ragionevolezza dell’avversario.
Osservando poi il comportamento degli esponenti politici democratici, ritrovo il medesimo istinto, magari più moderato e più sofisticato, ma orientato nella stessa direzione.
Adesso però lo scenario ha preso un orientamento diverso e l’avversario ha deciso di non essere sempre ragionevole.
Questo crea una novità rilevante. Scherzando con il fuoco, adesso ti puoi seriamente bruciare.
Finalmente!
Alessandro Pescini
Al Palazzo dei Priori Hotel ****
LA RESIDENZA DELLE BADESSE residence
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Caro Oscar,
le tue domande, con dubbi e supposizioni, mi paiono ben legittime e condivisibili, anche se difficilmente troveranno risposte del tutto convincenti nel frullato delle realtà attuali.
D’altronde, alcune considerazioni fatte sul tuo blog da commentatori - come il pericolo che armi nucleari finiscano in mano a persone con poca preparazione e cervello – fanno certo preoccupare.
Per conto mio (sono un nonno di ottantatre anni e ho girato un po’di mondo), in questi gg di nuovo anno ho mandato una lettera anche al Presidente Trump e a Ms. Nancy Pelosi perché, oltre alle questioni contingenti pure molto importanti, affrontino con un po’ di serietà il conflitto “globale” tra questioni ambientali e il ns modello produttivo e consumistico-sperperativo che sta portando lentamente la terra al disastro.
Un caro saluto- Giorgio Salvatori dalla Versilia
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Caro Oscar,
Di fantascenari siamo pieni. Però, è sillogistico il fatto che la pioggia di missili sulla base americana abbia provocato soltanto danni marginali. Poi i due capi nazione hanno osannato ognuno la propria vittoria, l'uno per l'uccisione di un comandante di attentati, l'altro per la distruzione di una base del diavolo a stelle e strisce.
Quello che lascia sempre perplessi è il sussurro di Bruxelles e dei paesi componenti che, a bassa voce, condannano l'Americano, ma rientrano nei ranghi e tuonano quando l'Iraniano ammette il disastro.
Comunque, ricordo quanto mi disse anni fa un comune fraterno amico: non è tutto oro quello che luccica. Cioè, lui andava e veniva regolarmente da Teheran, anche se era un figlio del diavolo a stelle e strisce, svolgendo la sua attività sotto coperta col consenso delle due controparti.
Un abbraccio
Aldo
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Caro Oscar Questo è un esempio di quello che succederebbe in una guerra moderna, dove, diversamente dal passato, le prime vittime sarebbero i civili
Ti seguo sempre Vai avanti così!
Di fantascenari siamo pieni. Però, è sillogistico il fatto che la pioggia di missili sulla base americana abbia provocato soltanto danni marginali. Poi i due capi nazione hanno osannato ognuno la propria vittoria, l'uno per l'uccisione di un comandante di attentati, l'altro per la distruzione di una base del diavolo a stelle e strisce.
Quello che lascia sempre perplessi è il sussurro di Bruxelles e dei paesi componenti che, a bassa voce, condannano l'Americano, ma rientrano nei ranghi e tuonano quando l'Iraniano ammette il disastro.
Comunque, ricordo quanto mi disse anni fa un comune fraterno amico: non è tutto oro quello che luccica. Cioè, lui andava e veniva regolarmente da Teheran, anche se era un figlio del diavolo a stelle e strisce, svolgendo la sua attività sotto coperta col consenso delle due controparti.
Un abbraccio
Aldo
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Caro Oscar Questo è un esempio di quello che succederebbe in una guerra moderna, dove, diversamente dal passato, le prime vittime sarebbero i civili
Ti seguo sempre Vai avanti così!
Ottaviano da Roma