Per
tutte le violenze consumate su di Lei,
per
tutte le umiliazioni che ha subito,
per
il suo corpo che avete sfruttato,
per
la sua intelligenza che avete calpestato,
per
l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato,
per
la bocca che le avete tappato,
per
le ali che le avete tagliato,
per
tutto questo:
in
piedi, Signori, davanti ad una Donna.
E
non bastasse questo,
inchinatevi
ogni volta che vi guarda l'anima,
perché
Lei la sa vedere,
perché
Lei sa farla cantare.
In
piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano,
ogni
volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli,
e
quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre.
In
piedi, sempre in piedi, miei Signori,
quando
entra nella stanza e suona l'amore
e
quando vi nasconde il dolore e la solitudine
e il
bisogno terribile di essere amata.
Non
provate ad allungare la vostra mano per aiutarla
quando
Lei crolla sotto il peso del mondo
Non
ha bisogno della vostra compassione.
Ha
bisogno che voi vi sediate in terra vicino a Lei
e
che aspettiate che il cuore calmi il battito, che la paura scompaia,
che
tutto il mondo riprenda a girare tranquillo.
E
sarà sempre Lei ad alzarsi per prima
e a
darvi la mano per tirarvi su
in
modo da avvicinarvi al cielo,
in
quel cielo alto dove la sua anima vive
e da
dove, Signori,
non
la strapperete mai
Attribuito
a William Shakespeare