News and comments from the Capital of the United States (and other places in the World) in English and Italian. Video, pictures, Music (pop and classic). Premio internazionale "Amerigo".
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Bibi a Washington in campagna elettorale
Bibi Netanyahu ha parlato al Congresso americano riunito in seduta comune per oltre quaranta minuti. Un discorso efficace sul piano politico-propagandistico che sicuramente portera' e confermera' voti al primo ministro israeliano nelle prossime elezioni che si terranno tra pochi giorni in Israele.Una evidente e pesante scortesia diplomatica nei confronti di Barack Obama.
Un tipico discorso da politico navigato fatto col collo storto verso il proprio paese.
Ma la Casa Bianca e' infuriata (questo il termine diffuso ai giornalisti ) per questo comportamento di Bibi, per l'ennesima scortesia procedurale orchestrata dai repubblicani con in testa lo speaker della Camera, per il fatto che questo show del primo ministro israeliano e' stato fatto in coincidenza con i colloqui che il segretario John Kerry sta tenendo a Ginevra con i massimi esponenti politici dell'Iran.
Come hanno fatto osservare a botta calda alcuni personaggi politici di livello ebrei, ad esempio la senatrice della California Feinstein, nonostante l'irruenza retorica il capo del governo israeliano non ha saputo proporre alcunche' di concreto.
Al di la' degli apprezzamenti di prammatica all'inizio del suo discorso rivolti al Presidente Obama, (l'unico che abbia profuso aiuti in decine di miliardi di dollari a Israele), la tesi di Netanyahu e' che l'Iran costituisce il maggior pericolo per Israele (dimenticando quello costituito dal califfato ISIL che al momento e' certo il piu' pericoloso). Delle due l'una: o la guerra, dice Netanyahu oppure rivedere questo deal che e' in corso di stressante trattativa a Ginevra.
Ma gli americani non ne vogliono sapere perche' sanno bene che russi e cinesi sono pronti a cancellare le sanzioni economiche all'Iran.
Inoltre l'Iran rappresenta l'unico punto di riferimento nella lotta all'interno del mondo musulmano contro lo ISIS.
Terzo, ma non ultimo: l'Iran e' un paese produttore di petrolio e se le trattative sul ridimensionamento della loro capacita' di produrre la bomba andranno a buona donna, gli iraniani ci metteranno un amen a farsela in breve tempo con l'aiuto di russi e cinesi.
Da qui il tentativo degli americani di costringere l'Iran a firmare un accordo di dieci anni ovvero una moratoria nell'ampliamento dei loro siti nucleari.
Come si vede una situazione molto confusa che puo' essere contenuta solo con un grande impegno diplomatico. Ma Bibi Netanyhu, a detta di molti suoi compatrioti, e' uno specialista nell'entrare con fracasso nel negozio di cristallerie spaccando tutto.
PS: Il Presidente Obama ha parlato per undici minuti ed ha detto che il discorso del primo ministro Netanyahu "non ha niente di nuovo e non propone alternative percorribili". Una pietra tombale su un episodio molto discutibile sul piano dello stile e della sostanza.