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A Firenze per ricordare quella notte del 1966


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Oscar,
noi come partito liberale partimmo dalla spezia con due camioncini carichi di generi di prima necessità e quattro automobili..........che strazio quando arrivammo........ma eravamo una altra generazione.........Lavora e taci.....
Leonardo Zangani
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Caro Oscar,
All'epoca avevo 23 anni ed ero appena laureato con borsa di studio per ricercatori universitari. L'università organizzò nel febbraio del 1967 un viaggio a Pisa per un convegno presso il CNUCE. Io partecipai ed al termine del Congresso organizzarono un Pullman per farci vedere la rinascita di Firenze. Ricordo che restammo impressionati nel trovare la città nella sua normale attività e coi guasti dell'inondazione visivamente recuperati. Visitammo la Biblioteca Laurenziana, svuotata dal fango che ne aveva sommerso gli scantinati e gli Angeli del Fango ci parlarono del recupero dei manoscritti . Quando ci dissero che il Cristo del Cimabue di S. Croce era stato danneggiato a morte, mi vennero le lacrime agli occhi: lo avevo visto da ragazzo nella mia prima visita a Firenze e lo ricordavo maestoso guardare dall'alto i fedeli. Poi, ricordo, fu restaurato e rimesso al suo posto, ma col solo recupero originale di una parte dell'opera.
Lode, comunque, a tutti voi che avete recuperato i guasti dell'alluviove e che siete risorti con la città che rimane la perla del rinascimento.
Un abbraccio
Aldo
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Oscar risponde: purtroppo il Cristo del Cimabue era stato disteso sul pavimento alcuni giorni prima dell'alluvione dai monaci per no so quale riparazione.
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Caro Oscar,
è straordinario il tuo contributo nel rievocare quella terribile notte del 1966.
Sei stato a Firenze per la ricorrenza e hai donato a tutti noi una pagina di ricordi che fa inorgoglire il cuore degli italiani.  
Un abbraccio
Guido Colomba 
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Grazie davvero ho avuto molto piacere di essere informato
sandroscipio@libero.it-