Guido Colomba
|
|
La vigilia delle
elezioni presidenziali Usa è così densa di aspettative da riassumersi in due
parole: "reshaping Europe". Il suo risultato aprirà due vie per
l'Europa: (a) un freno ai populismi inutili (quelli che contestano senza
indicare soluzioni credibili); (b) una inversione di rotta, se pur graduale,
della politica monetaria "accomodante" dei tassi a zero intrapresa
negli ultimi anni dalla Fed e poi dalla Bce. Una formula che include il tema
delle diseguaglianze (specie verso i giovani) e dei conflitti di interesse.
Trump, come evidenzia Mario Platero da New York, mette in dubbio la
correttezza delle cifre: dai dati sul debito federale ai sondaggi di voto che
sarebbero"manipolati" dai media Usa e proprio per questo favorevoli
a Hillary Clinton. Una contestazione globale, presente anche in Europa (dalla
Francia all'Ungheria, dal Belgio all'Italia), che coincide con una fase in
cui le relazioni tra Russia e Stati Uniti hanno toccato un minimo storico.
Anche Brexit complica le previsioni. Non c’è stato il collasso temuto. Al
contrario, la produzione manifatturiera e le esportazioni sono aumentate di
pari passo con la debolezza della sterlina tanto che il Pil inglese è
cresciuto del 2,5%. Una premessa che porta alla situazione italiana. Renzi ha
assunto una posizione di netta contestazione ("siamo pronti a porre il
veto sul bilancio europeo del 2017) molto gradita sul piano interno, contro
un'Europa sorda ai propri impegni verso i migranti, incline a difendere le
regole sull'austerità mentre chiude gli occhi sulle violazioni delle banche
tedesche. "Draghi da solo non basta" ha detto di recente Obama
proprio in occasione dell'"endorsement" a favore di Matteo Renzi.
E' questo il clima che accompagnerà il vertice di Berlino dove l'ombra della
stagnazione europea e il dramma di una generazione perduta faranno da
cornice. Al "minivertice" del 17-18 novembre (cioè prima del
referendum italiano), parteciperanno Obama e i leader di Germania, Francia,
Regno Unito e Italia. Sarà l'ultimo viaggio da presidente per Barack Obama.
C'è un grande assente sulla scena mondiale: la middle class, vittima della
totale indifferenza da parte della "casta" mondiale, che vede i
propri risparmi "tosati" dai tassi a zero in un contesto di
deflazione vessatoria. Al contrario, gli utili delle grandi banche sono stati
spinti dal trading mentre il credito alle imprese affluisce con il conta- gocce.
Sono queste le "asimmetrie" che vanno affrontate. Per l'Italia vi
sono anche notizie positive che riguardano la forte ripresa delle
esportazioni, nel 2016, verso gli Stati Uniti (+11%),
la Cina (+23%) e il Giappone (+18%). In nove mesi il surplus della bilancia commerciale
ammonta a 26,3 miliardi. Inoltre le aziende italiane registrano a settembre
commesse extra-Ue per 15,1 miliardi. L'altra faccia della medaglia,
altrettanto positiva, è costituita dal risparmio degli italiani che hanno
affidato ai fondi di investimento e alle gestioni un patrimonio complessivo
di 1914 miliardi di euro (+44 miliardi in nove mesi). Una cifra, vicina al
debito pubblico italiano, che costituisce la migliore risposta, in termini di
sostenibilità patrimoniale, per le agenzie di rating così "solerti"
nell'abbassare l'outlook dell'Italia.
|
News and comments from the Capital of the United States (and other places in the World) in English and Italian. Video, pictures, Music (pop and classic). Premio internazionale "Amerigo".