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Alexandria: l'odio e' la cifra prevalente.

 

Avrebbe potuto essere un massacro e solo per un miracolo o per una serie di coincidenze la tragedia si è fermata al primo step.

A farne le spese il deputato  Scalise, uno dei  rappresentanti repubblicani più affermati  nella camera bassa.

E poi gli altri assistenti e poliziotti per un totale di quattro persone ferite alcune molto gravemente  come Scalisi  che dopo l'operazione  è considerato in critiche condizioni.

Ci  auguriamo che la scia di morte  si fermi a quella del fanatico aggressore, conosciuto come un volontario sostenitore dell'ex candidato indipendente Barney Sanders.

Avrebbe potuto essere, lo abbiamo detto, un massacro. Ma non c'è molto da stupirsi se si tiene conto che in un paese di 327 milioni di abitanti circolano oltre 400 milioni di armi molte delle quali da guerra.

Se si aggiunge poi  il contributo  che viene offerto ogni giorno, ogni ora, dai social media molti dei quali  specializzati nella diffusione di odio, ci si rende conto che questo episodio  che avrebbe potuto essere molto più grave, in effetti rientra nella  "ordinaria  anormalità"  di questo paese chiamato America.

L'aggressore, un tipo di 66 anni, prima di entrare nel recinto nel quale si stavano disputando gli allenamenti della squadra parlamentare repubblicana per la partita tradizionale di baseball tra democratici e repubblicani, ha chiesto cortesemente a qualcuno se quella fosse la squadra repubblicana che si stava allenando. Meglio non sbagliare. Non si sa mai.

Dieci minuti ha sparato quel folle, una eternità per coloro che erano il bersaglio della violenta cecita' di uno delle tante centinaia di migliaia di idioti animati solo da odio nei confronti di tutto e di tutti e resi ancora più consapevoli della loro nefasta potenzialità grazie alle armi in loro possesso.

Viviamo ormai in una situazione di "angoscia istituzionale": le nostre abitudini sono fondamentalmente modificate.

Non fa quasi più alcun effetto doversi sottoporre ad accurate ispezioni e analisi radiologiche  ogni volta che si tenta di prendere un volo. Centinaia di telecamere controllano ogni nostro movimento sia nelle strade che nei luoghi pubblici.

Prima di invitare qualcuno a cena  si deve  controllare che  non  si tratti di qualche scalmanato politico con il pericolo che al secondo bicchiere di vino volino i piatti. Perche' c'e' una incapacita' diffusa a dialogare democraticamente e soprattutto ad ascoltare chi esprime opinioni contrarie alle tue.

Sorge allora spontanea la domanda: come è possibile che in una situazione di costante pericolo deputati e senatori democratici e repubblicani intendano fare  'vita normale', andando in un parco pubblico  con una piccola scorta insieme ai propri assistenti? Tanto per  provare a sentirsi  atleticamente ancora prestanti, nonostante la pancia  e lo stress  del lavoro parlamentare  tra Washington  e il collegio dove sono stati eletti.

Quanto poi alle passerelle che  ci vengono presentate  su tutte le televisioni  dopo il mancato massacro di Alexandria, che vedono uniti a braccetto esponenti dei due partiti nella rivendicazione di un sentimento di unita' si tratta solo di una facciata che non corrisponde a quello che la gente sente: il Paese e' profondamente diviso e l'odio e' la cifra prevalente.

Oscar
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Caro Oscar,
Grazie per le info in diretta. Purtroppo nei media nostrani non cogliamo quello che tu commenti  in modo chiaro e non fazioso. Spiace vedere come nel vs. Paese l'odio cresca e che, purtroppo, il vs. Presidente non placa, ma piuttosto fa aumentare. Personalmente son d'accordo con quanto avevi detto al tempo delle elezioni: nella storia USA mai si erano avuti due candidati così impresentabili ed uno di loro sarebbe certamente diventato Presidente!
Purtroppo da noi, come ben sai, la situazione non è migliore, anche se nessuno spara ai politici. Che si screditino tra loro, fa cambiare poco il quadro politico, ove tutti sparlano di tutti e si arrogano sempre (a prescindere dalla loro bandiera) il salvataggio di un Italia che continua ad essere NAVE SENZA NOCCHIERO IN GRAN TEMPESTA, NON DONNA DI PROVINCIA, MA .... lascio a te concludere.
Un abbraccio
Aldo
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Oscar:
Trovo questa lettera da Washington particolarmente apprezzabile per l’ equilibrio del linguaggio e del pensiero.  Il che mi convince sempre di piu’ della enorme responsabilita’ di chi fa informazione. Complimenti
Vincenzo Nardi
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