Questo e' l'inizio di un ampio servizio del Washington Post dal titolo "Obama’s secret struggle to punish Russia for Putin’s election assault" basato su decine di interviste anonime fatte ad agenti e funzionari di 17 agenzie americane di intelligence. Un imponente impegno giornalistico che conferma l'intromissione personale di Putin nella elezione presidenziale americana e la titubanza di Obama, ormai agli sgoccioli del suo mandato, che era stato convinto della vittoria sicura della Clinton. Secondo la definizione degli esperti di sicurezza intervistati si e' trattato del 'crimine del secolo', aggravato dai numerosi contatti che la cerchia di Donald Trump ha tenuto con i russi agevolando e garantendo la loro inclusione nei meccanismi della macchina politica americana. Suggeriamo a chi volesse approfondire di continuare la lettura di questo importante documento di informazione andando sul Washington Post del giorno 23 giugno 2017.
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"Early last August, an envelope with extraordinary
handling restrictions arrived at the White House. Sent by courier from
the CIA, it carried “eyes only” instructions that its contents be shown
to just four people: President Barack Obama and three senior aides.
Inside was an intelligence bombshell, a report drawn from sourcing
deep inside the Russian government that detailed Russian President
Vladimir Putin’s direct involvement in a cyber campaign to disrupt and
discredit the U.S. presidential race.But it went further. The intelligence captured Putin’s specific instructions on the operation’s audacious objectives — defeat or at least damage the Democratic nominee, Hillary Clinton, and help elect her opponent, Donald Trump."