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Kamala, grande, grande...



Nella politica dei mezzi di informazione di massa quello che conta ormai e' il linguaggio del corpo.

Quanto a quello che uno dice al microfono leggendo il tele prompter tutto dipende da chi ti scrive i discorsi.

Con qualche eccezione.

Abbiamo seguito in diretta l'annuncio fatto dalla senatrice Kamala Harris, 54 anni, figlia di una dottoressa tamil e di un professore giamaicano.

Kamala Harris ha fatto un intervento della sua città natale, Oakland in California, di fronte a qualche migliaio di sostenitori impazziti, in maggioranza donne.

Al di là della bella presenza, del sorriso smagliante, questa cinquantenne che dimostra almeno 10 anni di meno, si presenta nella affollata tribuna dei candidati democratici per le prossime elezioni presidenziali del 2020, con un ruolino di marcia di tutto rispetto.

Avvocato, ministro della giustizia dello Stato di California, senatore, nota per le domande trabocchetto fatte sorridendo a 64 denti quando impegnata in una hearing di qualche esponente repubblicano.

Kamala ha riproposto nel suo discorso fatto sapientemente con l'uso del pedale del piano e del forte, le tematiche sulle quali da tempo lei ha incastonato la sua vita politica.

"Kamala for the People" questo lo slogan su cui ha costruito il suo lungo intervento sottolineato da centinaia di cartelli che riportavano questo suo impegno a difesa della gente normale.

Tenendo conto dell'incredibile limite intellettuale del presidente Donald Trump il cui vocabolario non supera le 200 parole condite in massima parte da superlativi assoluti, la senatrice californiana ha messo in evidenza il grande livello di preparazione che la contraddistingue.

Le primarie del partito democratico saranno molto interessanti soprattutto perché assisteremo al confronto-scontro tra candidate con alle spalle formidabili esperienze amministrative e professionali.