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Sutop (Thriller) Capitolo 17
Leo Rasco

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
Any Resemblance To Real Persons Or Actual Facts Is Purely Coincidental
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Casa di Eleonora Barberini in Macomb Street.

Parcheggiata discretamente a dieci metri dall'ingresso una suburban dei servizi segreti.

Mark Cullinger arrivò puntualissimo alle 12:01 e s'introdusse nella casa, la porta era aperta.

"Grazie di essere venuto Mark", disse Eleonora Barberini che stava preparando personalmente uno spuntino su un piccolo tavolo nella sitting room.

"Ho ricevuto il tuo messaggio e mi sono precipitato annullando una serie di incontri. Che succede Eleonora?"

Eleonora, first-lady, indossava un tailleur pantalone nero che ne metteva in mostra la sinuosità e la bellezza del portamento.

La parrucchiera personale della Casa Bianca aveva dato un taglio ed un tocco del tutto particolare alla sua chioma rosso fuoco, un rosso-è bene sottolinearlo-assolutamente naturale.

Mark Cullinger che, nonostante i miliardi di impegni per conto del presidente riusciva ancora a valutare una bellezza muliebre, restò per un istante abbacinato dedicando un 'fortunato lui' allo sposo di tanta bellezza.

Eleonora Barberini invitò il suo amico Mark Cullinger a sedersi e gli servì un piatto di tortiglioni al sugo che aveva preparato personalmente.

Da tempo infatti aveva liquidato la domestica e nella sua casa privata facevano le pulizie una volta alla settimana due ragazze portoricane di una agenzia, sotto il controllo costante di uno dei servizi segreti.

"Scusami Mark se approfitto della tua amicizia e ti scompiglio l'agenda. Ma avevo proprio bisogno di parlare con qualcuno di cui posso fidarmi ciecamente.

Mark, non so se te ne sei accorto, ma il presidente e' su una strada che mi dà molto da pensare.

Soprattutto per quanto riguarda la sua condizione fisica. Si sottopone a dei ritmi impressionanti di lavoro.

Ormai dormiamo in camere separate.

E questa è stata una sua decisione perché si alza alle cinque del mattino e va a dormire per tre ore, se va bene.

Qualche volta mi è capitato di trovarlo addormentato su un divano della Oval Room.

Ho provato più volte a fare appello alla sua intelligenza, dicendogli che il rischio al quale si sottopone quotidianamente è estremamente alto, tenendo conto oltretutto di quello che gli è capitato tempo fa.

Mi guarda sorridendo, mi abbraccia, mi bacia… Ma continua in questa sua forsennata attività perché, come del resto sai bene, non si fida di nessuno, eccetto te.

Ti ha attribuito una infinità di impegni e praticamente tu agisci come lo chief of staff della Casa Bianca senza averne la qualifica ufficiale.

Sono molto preoccupata, caro Mark e non so sinceramente cosa fare, temendo oltretutto di irritarlo, creandogli io stessa un ulteriore problema…"

Mark Cullinger era abituato da anni ad affrontare e risolvere problematiche di ogni tipo in ogni continente.

E lo faceva non solo per una sua inclinazione talentuosa che gli permetteva di focalizzare immediatamente l'anima di un problema ipotizzando la soluzione da adottare.

Ma anche perché gli piaceva considerarsi ed essere considerato un mago Merlino.

La sua inveterata fiducia in se stesso stava vacillando mentre ascoltava la splendida first-lady che gli sedeva davanti.

"Ormai, mi dispiace dovertelo dire, Albert ed io siamo diventati fratello e sorella. Da mesi non abbiamo alcuna intimità. E tutto questo dopo anni di grande passione reciproca.

Ma non è di questo che mi lamento. Come ti ho detto prima sono molto preoccupata per la salute del presidente e chiedo il tuo aiuto, perché tu ne sei l'unico amico vero, per alleggerire in qualche modo i suoi impegni quotidiani…"

Mark Cullinger sospirò profondamente. Si guardò le mani che erano curate ogni giorno da una manicure interna della Casa Bianca.

Alzò il bicchiere nel quale Eleonora aveva versato un sublime Chianti Antinori e esordì dicendo:

"Ti potrà sembrare stupido ma è proprio il caso di augurarci reciprocamente qualche cosa di buono in una situazione come questa.

Il presidente ha un disegno preciso che vuole attuare e che richiede solo la sua direzione.

Il disegno-come sai-è quello di ridare slancio a questa nostra povera nazione assalita da un tormento sociopolitico che ne ha radicalizzato l'esistenza portandoci tutti quanti al limite della guerra civile…

Gli avversari del nostro presidente sono non solo 'domestici' all'interno degli Stati Uniti, ma costituiscono una rosa con differenti motivazioni e scopi più o meno reconditi che vede contro di noi una coalizione articolata a livello internazionale.

Siamo sull'orlo di una guerra globale e non so-in tutta sincerità-perché ancora non ci siano state deflagrazioni nucleari visto che da tempo è finita la collaborazione con le potenze dotate di arsenali nucleari che ha salvaguardato per 50 anni il pianeta da qualche tragica esperienza.

Quanto mi dici in relazione alla vostra vita privata mi addolora moltissimo.

Ti confermo di essere al tuo fianco ovunque ve ne sia la necessità.

Per rispondere alla tua domanda penso che il presidente potrebbe nominarti (non ti mettere a ridere) vicepresidente con l'attribuzione di un ampio mandato che potrebbe comprendere la sanità e tutte le altre mansioni ministeriali che possono essere gestite quotidianamente da una persona come te dotata di una grande personalità e capacità professionale. E non ti regalo nulla…

Se mi autorizzi ritengo di poter presentare al presidente una proposta in questo senso, articolata nei minimi dettagli e con le dovute garanzie costituzionali."

Eleonora Barberini sorrise e si alzò.

Lo spuntino leggero era terminato. I pochi favolosi tortiglioni al sugo ormai spazzolati. Ah, la cucina italiana...quella vera...

La first-lady porse la guancia destra per un accenno di bacio a Mark Cullinger che s'avvio' verso la porta principale, mentre l'agente del servizio di sicurezza dentro l'auto corazzata, prendeva nota nel suo rapporto quotidiano dell'uscita dell'alto personaggio dalla abitazione della First Lady.

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Producer delle televisioni in collegamento universale:

"Signor presidente, a sei secondi apriamo…"

Mentre passano i sei secondi Albert Smith si aggiusta il nodo della cravatta e dà un'occhiata a Eleonora Barberini Smith seduta accanto a lui sul divano della Oval Room.

"Carissimi fratelli e sorelle americani, questo nostro incontro settimanale al caminetto ha per me un significato molto importante.

E ve ne siete accorti, vedendo che il vostro presidente è questa sera in giacca e cravatta e al suo fianco la first-lady Eleonora.

Una serata significativa perché devo annunciarvi una decisione che ho preso dopo aver riflettuto a lungo su quanto sto per dirvi.

Anche se siete assorbiti dalle vostre molteplici attività e impegni familiari o di sport, sapete bene che il vostro presidente è da mesi impegnato in un programma di recupero della nostra pace interna, della nostra immagine internazionale, del superamento dei tanti ostacoli che la nostra debolezza domestica ha consentito ad alcune nazioni avversarie di creare a nostro svantaggio.

Qualcuno sostiene, specialmente all'estero, che il vostro presidente-grazie al terzo mandato che avete votato-ha creato una autocrazia, mettendo in pericolo la nostra democrazia.

Si tratta di accuse infamanti messe in circolazione da responsabili di governi di nazioni nemiche e da figuri di organizzazioni criminali.

Come certamente vi state rendendo conto, anche se ognuno di voi sta pagando un prezzo pesante in termini di libertà personale, il programma che il vostro presidente sta perseguendo grazie al vostro mandato plebiscitario ha iniziato a ottenere significativi progressi.

Ma consentitemi di dirvi in maniera semplice che questo impegno che mi vede immerso 18-20 ore al giorno qui nella Oval Room, non può continuare con questo ritmo.

Seguendo quindi le raccomandazioni dei miei medici specialisti, ma soprattutto quelle che si basano sull'amore di mia moglie, ho preso una decisione operativa che, ne sono sicuro, troverà la vostra approvazione. Ed in particolare quella delle donne di questa nazione.

Voglio dire insomma che ho deciso di nominare un vice presidente al quale affidare il controllo e l'armonizzazione di alcuni dipartimenti lasciando a chi vi parla la gestione dei ministeri di maggiore rilevanza sia dal punto di vista economico che politico ed internazionale.

A far data da domani Eleonora Barberini Smith sarà il vostro vice presidente con responsabilità su questi dicasteri: 

Sono sicuro che Eleonora sarà in grado di svolgere il suo difficile compito con delicatezza, professionalità e usando la intuizione femminile, una qualità che manca totalmente a noi uomini.

Grazie per l'affetto che tanti di voi ci manifestano con lettere e messaggi privati inviati alla Casa Bianca.

Che Dio salvi l'America e la benedica."

Fine del collegamento televisivo dalla Casa Bianca.