Sutop (Thriller) Capitolo 11
Leo Rasco
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
Any Resemblance To Real Persons Or Actual Facts Is Purely Coincidental
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Mark Cullinger stava sbroccando di brutto, cosa che gli succedeva di rado perché era un tipo sempre sotto autocontrollo.
Ma questa volta, sbarcato all'aeroporto di Bangalore, la metropoli tecnologica indiana, dopo un volo schifoso per la forte turbolenza, non vedeva l'ora di raggiungere la sede della THLC dove sicuramente avrebbe potuto immergersi in ambienti con aria condizionata.
Galileo Bertarelli che lo aveva raggiunto all'aeroporto di Dubai dove il volo dall'America di Mark Cullinger aveva fatto scalo, si strinse nelle spalle e non replicò al suo amico-boss.
"E questi chi sono?", chiese Mark Cullinger vedendo due giovanotti vestiti da donna che chiedevano l'elemosina alle macchine costrette a fermarsi al semaforo.
Galileo Bertarelli rispose: "Sono le Hjira, anche se la omosessualità è ufficialmente proibita in India, tuttavia questi trans non solo sono tollerati ma anche in un certo senso accettati con simpatia perché dicono che, se uno gli dà qualche rupia, la sua fertilità sarà garantita se non aumentata. Infatti, come hai visto, il nostro autista gli ha dato un po' di moneta…"
Mark Cullinger si era rassegnato al traffico, alle (o agli) Hijra, alla puzza nauseante dei miliardi di motorini e scooters che impestavano il traffico....
"Galileo, ricordami brevemente chi stiamo andando a vedere, che cazzo è questa città di merda… tanto per passare il tempo."
Era raro sentire Mark Cullinger scadere nel linguaggio volgare. Sintomo che le difese di un personaggio così tosto presentavano, a causa dello stress, sostanziali perdite.
"Bangalore è la Silicon Valley dell'India. Ha già raggiunto quasi 13 milioni di abitanti con tutti i problemi che sai e che vedi, almeno per quanto riguarda il traffico. Stiamo andando alla Electronic City, che è un 'information technology hub' a 19 km dal centro della città.
"Solo in quest'area ci sono 200 grandi società specializzate in high-tech e artificial intelligence. L'incontro che andiamo a fare e' con il vicepresidente esecutivo della THLC, un colosso che solo qui a Bangalore ha 30.000 dipendenti. Quando dobbiamo parlare con il customer service di una carta di credito, di una linea aerea o quello che vuoi, la tua telefonata viene smistata su qualcuno di questi impiegati che lavorano dalle 10 alle 12 ore al giorno per una paga ridicola, almeno confrontata con la media delle retribuzioni americane."
Avevano finalmente raggiunto l'ingresso principale dell'azienda. Gli uomini della security analizzarono con gli specchi il fondo del taxi e intimarono di aprire il bagagliaio indicando poi un'area dove avrebbe dovuto parcheggiare.
Passarono almeno una decina di minuti e una funzionaria si precipitò ad accogliere i due ospiti pilotandoli all'interno dell'edificio principale tra le varie costruzioni del campus.
Mark Cullinger e Galileo Bertarelli notarono che gli ambienti dell'alta dirigenza di questa società molto importante non è che fossero intonati al superlusso, così come avveniva invece negli Stati Uniti.
Erano seduti da qualche minuto in una specie di sala di attesa quando un individuo sui 30 anni, ovviamente scuro di pelle, si presentò con un sorriso candido a 64 denti dicendo:
"Bene arrivati, sono Pritham Muniappa, executive vicepresidente, lieto di incontrarvi… Andiamo nel mio ufficio ...sono a vostra disposizione"
Mark Cullinger stava recuperando energie, immerso in quell'ambiente nel quale l'aria condizionata era regolata al massimo.
Mark Cullinger si accomodò in una delle quattro grandi poltrone dell'ufficio, aprì una bottiglietta di acqua purificata che si trovava sul tavolo di fronte a lui, ne bevve quasi la metà del contenuto perché era proprio disidratato.
Aperta la sua 24 ore ne trasse un file e sfogliandolo cominciò a parlare:
"Signor Muniappa, lei ha già ricevuto dal mio ufficio questo file che comunque le consegno adesso. La ragione della mia visita è determinata dal fatto che i nostri servizi di intelligence hanno messo in evidenza che la vostra compagnia da mesi sta veicolando sugli Stati Uniti centinaia di fake news emanate da siti altrettanto fasulli con contenuti crescenti di violenta critica al presidente Albert Smith.
Siamo certi che i suddetti siti trovano origine in Russia e in Arabia Saudita."
L'alto dirigente indiano doveva essersi preparato psicologicamente a quest'incontro molto delicato.
Mantenendo imperturbabile il suo sorriso, accennò a prendere la parola non appena Mark Cullinger rallentò la sua esposizione.
"La situazione ci è ben nota ma, in tutta sincerità, esula dalle nostre specifiche responsabilità in quanto noi non possiamo e tantomeno vogliamo sindacare il contenuto dei messaggi che le centinaia di migliaia di siti che si appoggiano alla nostra azienda vanno quotidianamente emettendo a livello planetario.
Ammesso e non concesso che ci venisse fatta richiesta in questo senso, ugualmente ci vedremmo impossibilitati a esercitare una capillare azione di screening a meno che non si tratti di palesi offese alle nostre religioni, alla nostra cultura, alle nostre tradizioni indiane, che ci verrebbero segnalate dall'algoritmo."
Mark Cullinger fissò a lungo negli occhi il suo interlocutore indiano.
"Lei dice 'non possiamo'… Io le rispondo che da questo momento lei dovrà dare disposizioni immediate per sospendere l'attività dei siti che sparano sulla presidenza degli Stati Uniti e che voi conoscete bene.
Aggiungo per sua conoscenza, che il presidente Narendra Modi è stato da noi tenuto al corrente di questa spiacevole evenienza nella quale la vostra società si trova coinvolta in malo modo.
Sarà opportuno che lei sappia che, nel caso in cui da parte vostra non dovesse essere data alcuna risposta concreta alla nostra richiesta, ogni investimento, attività, collaborazione indiana negli Stati Uniti d'America sarà necessariamente bloccata.
E di questa situazione è bene al corrente il vostro presidente Narendra Modi che, ne siamo sicuri, prenderà provvedimenti nei vostri confronti. Siete responsabili di una situazione che deve essere depurata immediatamente. Quanto alle conseguenze che voi andrete a correre lascio a lei ogni valutazione…"
Il sorriso del signor Muniappa si era notevolmente appannato.
Una segretaria bussò alla porta e gli consegnò una busta.
I due ospiti americani videro che la ragazza era molto nervosa mentre attendeva che il suo capo leggesse il contenuto della busta.
"Chiedo scusa-disse imbarazzato Pritham Muniappa-ma devo interrompere questo nostro incontro perché la dirigenza della nostra società è stata convocata urgentemente presso la presidenza della Repubblica a Delhi."
Mark Cullinger e Galileo Bertarelli si avviarono all'uscita accompagnati da quella segretaria che suggerì loro di utilizzare il servizio di elicotteri a pagamento, appena inaugurato qualche mese prima che consentiva di raggiungere l'aeroporto internazionale in un quarto d'ora.
"E tu non sapevi nulla, Galileo?", disse sardonico Mark Cullinger.
Si infilarono nel taxi che li stava attendendo e li avrebbe portati allo scalo dell'elicottero poco distante.
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_____________________________________"Signor presidente, si sente a suo agio in questa posizione? Preferisce avere un cuscino dietro la schiena…?"
Il producer stava completando il set per la ripresa del "caminetto" che Albert Smith si accingeva a trasmettere dopo un intervallo di più di un mese, dovuto ai fatti di sangue che si erano verificati.
"Tutto bene-disse il presidente-quanto manca per la diretta?"
"Tre minuti, signor presidente…"
"Cari connazionali americani, ritorno a voi dopo un'assenza abbastanza prolungata dovuta, come sapete, sia ai massacri di sangue che hanno funestato la nostra democrazia, sia ai problemi sanitari che mi hanno coinvolto, sia al fatto che… Ebbene sì… Mi sono sposato.
Del mio matrimonio hanno parlato abbondantemente i media anche se insieme alla mia sposa abbiamo cercato di mantenere la nostra vicenda nei limiti di una assoluta riservatezza privata.
Dopo la tragica morte di mia moglie Mary, straziata dal cancro, tutto il mio amore si era riversato sulle mie due nipotine che vedo di rado perché mia figlia e mio genero abitano in California.
Ho conosciuto Eleonora giovane stragista presso la segreteria del mio chief of staff e ho cercato invano di mettere un freno al mio interesse che poi si è tramutato in vera passione e amore.
Nonostante una differenza d'eta' di oltre 20 anni questa scintilla reciproca ha fatto incendiare le nostre esistenze. Eleonora ed io abbiamo cercato di contenere la nostra passione, limitando gli incontri, ricordando l'episodio del presidente Clinton con la stragista Lewinsky.
Quello era un precedente che ha pesato enormemente sulla amicizia affettuosa con la giovane Eleonora Barberini.
Il tempo e' passato, il nostro sentimento non si è attenuato, anzi è stato ancor più messo alla prova quando sono stato colpito da una insufficienza cardiovascolare.
Il vostro presidente, carissimi connazionali americani, era un uomo solo, gravato da enormi responsabilità ma sempre più solo nonostante le tante persone che lo circondano per aiutarlo ad assolvere ai suoi numerosi impegni.
Sono un uomo semplice, lo sapete, uno che rifugge dalle dichiarazioni altisonanti ma che predilige vivere con umiltà e serietà cercando di risolvere i problemi.
Proprio come fate voi ogni giorno, quotidianamente.
Bene adesso il vostro presidente ha di nuovo messo su famiglia e che Dio ci protegga.
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(prende un bicchiere da un tavolino accanto alla poltrona e beve un sorso d'acqua)
Tra pochi giorni ci troveremo tutti quanti ad affrontare una decisione che avrà una grande risonanza nella nostra democrazia.
Tra pochi giorni sarete chiamati a confermare o meno con il vostro voto un terzo mandato del vostro presidente, richiesto a voi tutti per cercare di risolvere in tempi brevi i gravi problemi che attanagliano la nostra meravigliosa America, attraversata da ondate di odio che hanno infranto i rapporti fraterni su cui questa nazione basa il successo della sua democrazia.
Come docente di diritto costituzionale conosco a fondo la nostra legge suprema. E so bene che l'emendamento numero 22 impone che il presidente non possa essere riconfermato per un terzo mandato. Questa norma è stata approvata a grande maggioranza dal Congresso e dagli Stati federali dopo che il presidente Franklyn Delano Roosevelt era stato eletto per la quarta volta, nonostante le gravi condizioni fisiche che dovevano portarlo, poco dopo, al decesso quando aveva appena compiuto i 63 anni di vita.
Ed allora vi starete domandando per quale ragione il vostro attuale presidente, professore di diritto costituzionale, voglia farsi incoronare (si fa per dire) per un terzo mandato di quattro anni, stravolgendo addirittura il dettato costituzionale sulla base della gravissima situazione che stiamo vivendo a livello nazionale.
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Era il 458 a.C.
Roma viveva un momento di grave crisi dovuta alle guerre che stava conducendo con alterna fortuna contro gli Equi e i Sabini.
Per risolvere questi momenti drammatici i romani avevano deciso di eleggere un dittatore con pieni poteri, il quale aveva sei mesi di tempo per ripristinare la pace all'interno di Roma consentendo di sconfiggere i nemici esterni che ne volevano mettere in pericolo l'indipendenza.
Tutti i senatori furono d'accordo nell'eleggere 'dictator' Lucio Quinzio Cincinnato.
Una delegazione del Senato si recò in campagna dove trovarono Cincinnato che stava lavorando la terra.
Lo pregarono di indossare la toga che la moglie era andata a prendere in casa e di ascoltare quanto stavano per dirgli.
Cincinnato si asciugò il sudore, indossò la toga, i senatori lo pregarono di accettare la nomina a dittatore.
Terminati i sei mesi del suo mandato, dopo aver risolto a Roma ogni problema, Cincinnato lasciò la toga e se ne tornò a coltivare i suoi campi.
Ma siccome Cincinnato aveva agito in maniera perfetta nel risanare la drammatica situazione romana, quando ormai si trovava in tarda età venne di nuovo richiamato a ricoprire per una seconda volta la carica di dittatore.
Vi ho raccontato questa storia che si affonda nei lontanissimi tempi della Roma antica dalla quale ci giunge però un monito di estrema attualità e interesse.
Questa, miei cari connazionali americani, e' la ragione per la quale io, Alberth Smith, docente di diritto costituzionale, mi vedo costretto nella necessità di modificare temporaneamente la nostra legge suprema per dare al vostro presidente tutte le potestà che gli consentano di affrontare e risolvere la drammatica situazione nella quale noi tutti viviamo.
A cominciare dalla feroce dicotomia che esiste e che divide radicalmente il nostro amatissimo popolo.
Il termine Cincinnato è entrato a far parte anche del nostro dizionario dopo 2500 anni.
Si tratta ora di reinverdirlo per riportare la pace e il rispetto fraterno all'interno della nostra democrazia.
Vi abbraccio tutti con grande affetto, ringraziandovi per la decisione che vorrete prendere comunque essa sia."
Il collegamento era terminato, le luci si spensero, il presidente e la moglie Eleonora si ritirarono nel loro appartamento tenendosi per mano.
