Sutop (Thriller) Capitolo 22
Leo Rasco
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
Any Resemblance To Real Persons Or Actual Facts Is Purely Coincidental
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Il cardinale Casini abbracciò Mark Cullinger (introdotto nel suo studio privato che dava su piazza Navona) dal giovane monsignore svedese.
"Caro dottor Cullinger è un piacere vederla qui di nuovo dopo qualche mese dal nostro precedente incontro.
Mi hanno informato che lei e' sulla strada per Mosca e quindi la mia richiesta di incontro non le ha creato, spero, troppo fastidio.
Vado subito al sodo per dirle che il presidente Albert Smith è riuscito-come dire?-a tamponare i più accesi movimenti di estrema destra che includono i cattolici insieme a ebrei, asiatici, neri in un pacchetto di gente da emarginare se non eliminare.
La ragione della richiesta di incontro è oggi un'altra. Sono autorizzato a parlargliene anche questa volta per conto del Santo Padre.
Non so cosa stia succedendo al suo presidente, ma ci risulta per certo che gli Stati Uniti guardano con molto interesse alla ricerca scientifica per la clonazione umana.
Mi sento male solo a parlarne.
Sappiamo bene che in Cina a partire da un decennio sono in corso di sviluppo ricerche e esperimenti per la modificazione del DNA umano.
La Cina è riuscita a creare i primi esseri umani geneticamente modificati. È quanto sostenuto da He Jiankui, un ricercatore cinese con formazione americana che era un impiegato alla Southern University of Science and Technology di Shenzhen.
122 scienziati cinesi hanno sottoscritto un comunicato di condanna, ma gli esperimenti sono andati avanti e sono decine gli esseri clonati che sembrano essere nati da allora.
Ci risulta che negli Stati Uniti la ricerca sia arrivata ad un punto cruciale agevolata da un atteggiamento permissivo del vostro Presidente.
Il che ci sorprende perche' conosciamo quanto Albert Smith sia una persona di grande spiritualita' e senso morale.
Lei Dott. Mark Cullinger deve farsi latore di questa nostra preoccupazione che non è limitata solo al perimetro dello Stato vaticano, ma si riferisce ai 2 miliardi e quattrocento milioni di cristiani presenti nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti.
Ma non è finita: gli sviluppi della riproduzione di organi umani con l'utilizzo di stampanti in 3D sono ormai arrivati ad un punto tale di ottimizzazione e costituiscono un incredibile mercato per i malati che devono sottoporsi a innesti e impianti di organi nuovi. Si parla della riproduzione via 3D di interi esseri umani. Altro che clonazione.
Dottor Mark Cullinger, mi rendo conto che lei è impegnato nella risoluzione di tanti problemi e questa nostra preoccupazione può sembrarle forse eccessiva.
Ma la prego di considerare che una volta che si è dato il via libera all'apertura delle barriere morali la vita del pianeta sarà sottoposta ad una terrificante mutazione che nemmeno le armi più sofisticate riusciranno a realizzare.
Faccio appello alla sua 'componente cattolica' per dirle che dobbiamo unirci per fronteggiare l'avanzata e la vittoria di Lucifero."
Non gli succedeva spesso ma quel pomeriggio Mark Cullinger uscì dal colloquio con il cardinale Casini sentendosi profondamente turbato.
Erano le 7:30 e piazza Navona si stava risvegliando dalla pennichella pomeridiana in un tramonto dai toni rossastri che si riflettevano sulle statue e le fontane.
Decise di fermarsi in uno dei vari ristoranti che avevano tavoli all'aperto per godersi il tepore di quella serata primaverile.
Consultato il menu disse al cameriere che quella sera intendeva interrompere la sua dieta ferrea con una carbonara speciale, innaffiata da un ottimo vino dei Castelli.
Mentre sorbiva il primo di una lunga serie di bicchieri di quel nettare trasparente, si mise ad osservare una coppia di innamorati che sedevano ad un tavolo poco distante.
Si baciavano appassionatamente e lei, in particolare, sembrava essere infuocata da una sana passione.
Per fortuna, pensò Mark, c'era ancora voglia di fare l'amore in maniera ttradizionale per la prosecuzione della specie.
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Mosca
(Palazzo del Governo)
Vladimir Riazanovsk e Mark Cullinger si erano conosciuti 20 anni prima quando frequentavano la scuola di Relazioni Internazionali presso la Georgetown University.
Vladimir Riazanovsk era stato per lungo tempo il braccio destro di Vladimir Putin.
Quando questo autocrate aveva dovuto ritirarsi dalla scena per cirrosi epatica dopo trent'anni di comando assoluto della Federazione Russa, l'omonimo e giovane Vladimir aveva trovato il modo di convincere i votanti russi che lui era il candidato migliore.
E i russi, o almeno una gran parte di questi, ai quali Putin aveva restituito il vecchio inno dell'Unione Sovietica (sia pure cambiandone le parole) oltre all'orgoglio di appartenere ad una superpotenza imperiale, avevano scelto Vladimir Riazanovsk che rappresentava una migliore garanzia.
Mark Cullinger aveva mantenuto sporadici contatti con il suo ex collega di studi universitari noto per avere una particolare abilità nel mantenere le sue Relazioni… Internazionali con tutte le più belle ragazze di Georgetown University.
E visto che uno era diventato presidente della Federazione Russa e l'altro il braccio destro del dittatore americano l'antica frequentazione rappresentava per tutti e due una garanzia reciproca di vera amicizia.
L'ambasciatore era un tipo navigato e anche se quella patente scortesia del presidente russo nei suoi confronti gli bruciava notevolmente, aveva ritenuto opportuno far finta di nulla e mettere il cappello dove il suo boss voleva.
Mosca
(Palazzo del Governo)
Vladimir Riazanovsk e Mark Cullinger si erano conosciuti 20 anni prima quando frequentavano la scuola di Relazioni Internazionali presso la Georgetown University.
Vladimir Riazanovsk era stato per lungo tempo il braccio destro di Vladimir Putin.
Quando questo autocrate aveva dovuto ritirarsi dalla scena per cirrosi epatica dopo trent'anni di comando assoluto della Federazione Russa, l'omonimo e giovane Vladimir aveva trovato il modo di convincere i votanti russi che lui era il candidato migliore.
E i russi, o almeno una gran parte di questi, ai quali Putin aveva restituito il vecchio inno dell'Unione Sovietica (sia pure cambiandone le parole) oltre all'orgoglio di appartenere ad una superpotenza imperiale, avevano scelto Vladimir Riazanovsk che rappresentava una migliore garanzia.
Mark Cullinger aveva mantenuto sporadici contatti con il suo ex collega di studi universitari noto per avere una particolare abilità nel mantenere le sue Relazioni… Internazionali con tutte le più belle ragazze di Georgetown University.
E visto che uno era diventato presidente della Federazione Russa e l'altro il braccio destro del dittatore americano l'antica frequentazione rappresentava per tutti e due una garanzia reciproca di vera amicizia.
Mark Cullinger arrivato a Mosca la sera prima aveva dovuto informare per le vie brevi l'ambasciatore americano che avrebbe avuto un colloquio privato con il presidente della Federazione Russa.
L'ambasciatore era un tipo navigato e anche se quella patente scortesia del presidente russo nei suoi confronti gli bruciava notevolmente, aveva ritenuto opportuno far finta di nulla e mettere il cappello dove il suo boss voleva.
"Bene arrivato Mark!", lo accolse il presidente con molta simpatia.
"Facciamoci portare su quel tavolo un po' di caviale e dei blini.
Anche se è proibito da una mia legge farsela in proprio, questa è una bottiglia della wodka che mi fanno i miei fittavoli nella nella dacia di campagna. "
Un cameriere gallonato entrò spingendo un carrello e predispose piatti, caviale e blini sul tavolo ovale dello studio del presidente e si ritirò camminando all'indietro come sicuramente dovevano fare i suoi predecessori ai tempi dello zar.
"Ho dato disposizioni che non mi rompano per almeno un'ora…" disse il presidente mentre addentava una fetta di pane imburrato col caviale.
"Ma tu sei sempre in pianta stabile alla Casa Bianca? Quante ore dormi per notte?"
"A dire la verità, presidente, è grasso che cola se dormo quattro ore. Ma, tenendo conto dei ritmi del mio boss, non posso concedermi degli ozi prolungati. "
"Bene: lavoriamo…"
"Presidente, ho un messaggio di Albert Smith registrato su una chiavetta. Posso inserirlo nel tuo televisore?"
"Meglio sul computer, perché gli standard televisivi sono diversi tra Russia e Stati Uniti. Ecco, vediamo che dice Albert Smith…"
Sui monitor dell'ufficio del presidente della Federazione Russa apparve l'immagine del presidente degli Stati Uniti.
"Caro presidente Vladimir, ti saluto con antica amicizia. Da quando ho la responsabilità della gestione politica della mia nazione ho volutamente rinunciato a proseguire nel nostro ruolo di gendarme del mondo.
Però, in tutta franchezza voi non potete esondare in Europa e nel Mediterraneo come state facendo da tempo. 'Est modus in rebus', come ci hanno insegnato al liceo.
Capisco che questa fosse la strategia del tuo predecessore Vladimir Putin con tutto il discorso delle popolazioni russofile di altre nazioni.
Ma con te le cose dovrebbero cambiare, soprattutto perché hai dalla tua la capacità di traguardare i rapporti internazionali da un piu' alto angolo di visuale rispetto al tuo predecessore che, mettila come vuoi, era completamente avviluppato nel suo localismo e nazionalismo.
La situazione che sto affrontando qui negli Stati Uniti e' di alta gravità.
A parte le informazioni poco attendibili-secondo la tua definizione-che mi passano le mie agenzie di intelligence, gli Stati Uniti sono sotto attacco da parte di organizzazioni straniere che agiscono per conto di interessi sovrannazionali.
Ho provveduto a far presente ai nostri media che la Russia non ci sta remando contro.
Quello di cui tu dovresti renderti conto è che abbiamo un avversario comune di grandissime dimensioni che risponde al nome di Cina.
Manca poco che te li trovi anche a casa tua.
La loro presenza in Africa è di tutto rispetto e sta aumentando in maniera esponenziale.
È alla Cina che dobbiamo pensare tu ed io e alla guerra di 'intelligenza artificiale' che e' ormai in atto."
Vladimir Riazanovsk aveva seguito con molta attenzione il messaggio registrato di Albert Smith.
Per dare energia ulteriore alle proprie cellule cerebrali era già passato al quinto bicchiere di vodka.
Riempì quello di Mark Cullinger con la sua preziosa bottiglia di vodka autoprodotta e disse all'amico:
"Tira fuori il tuo smartphone e registra quanto sto per dire al tuo presidente.
"L'incidente a seguito del blackout di Washington è già stato dimenticato.
Sono d'accordo con te nel trovare linee guida per contenere l'eccessiva espansione della Cina.
Quanto all'Arabia Saudita siamo informati che Iran, Qatar e Yemen stanno lavorando per favorire un colpo di Stato per eliminare il macellaio che da dieci anni imperversa in quella nazione medievale nella quale ha tolto di mezzo decine e decine di membri della Corona verso i quali poteva avere qualche sospetto e migliaia di suoi concittadini.
Quanto agli israeliti che hanno ancora un largo potere di condizionamento nel tuo paese, bisogna cercare di fargli capire che stiamo lavorando tutti e due per la loro sicurezza e per farli sopravvivere come nazione indipendente in un contesto così complicato come quello in cui sono inseriti.
Affido questo messaggio a Mark Cullinger che giudico essere il canale migliore per coordinarci senza l'intoppo delle nostre reciproche diplomazie.
Cerca di star bene in salute.
Vladimir"